Fonte ilsole24ore:
Una circolare congiunta di due ministeri per dire che chi circola mettendo una targa temporanea tedesca su un veicolo radiato in Italia va multato. E pesantemente anche: per guida senza assicurazione e senza targa e mancata immatricolazione del mezzo. Dunque, linea dura di Polizia e Motorizzazione contro chi simula di vendere la propria auto di pregio all'estero per sfuggire a multe e fisco. Ma ci vanno di mezzo anche tanti commercianti di veicoli che usano le targhe tedesche per portare all'estero i mezzi che – con la crisi – non si riesce più a vendere in Italia; questi commercianti dovrebbero richiedere la targhe temporanee italiane (di cartone), ma trovano semplicemente più comodo ed economico utilizzare quelle tedesche. Un'altra sconfitta per la burocrazia italiana.
Ora bisognerà vedere che cosa succederà: in base alla circolare, le forze dell'ordine dovranno fare multe, ma in molti casi c'erano stati ricorsi e qualche giudice di pace aveva dato ragione ai trasgressori. E i magistrati non sono tenuti a rispettare le circolari.
Altra fonte diritto e giustizia.it:
Attenzione alle multe con le auto radiate ‐Diritto e giustizia.it
di Stefano Manzelli
Per portare in Germania un’auto italiana radiata dalla circolazione per
l’esportazione non basta munirsi delle targhe temporanee teutoniche.
Per evitare le multe è infatti necessario dotarsi di un foglio di via e di una targa
provvisoria rilasciati dalla motorizzazione italiana. Lo hanno chiarito il Ministero dei
Trasporti e dell’Interno con la nota congiunta dell’11 gennaio 2013, prot. 954.
Per essere in regola non basta radiare il veicolo e acquistare online targhe tedesche.
L’esportazione di veicoli usati verso la Germania è una pratica commerciali molto
diffusa. Per regolarizzare questa procedura molti utenti peraltro si limitano a radiare
i veicoli dai registri automobilistici italiani rimettendo in circolazione verso il
Brennero i mezzi con targhe temporanee tedesche facilmente acquistabili su
internet. Questa procedura però non è assolutamente regolare, specifica la nota
centrale. Le targhe temporanee tedesche hanno una durata limitata a 5 giorni e
sono prodotte e distribuite da soggetti privati senza troppe formalità. In Italia queste
targhe ed il relativo libretto di circolazione, prosegue la circolare, «sono da
considerare validi solo se utilizzati per far circolare in Italia veicoli immatricolati in
Germania sulla base della nota diplomatica del 22 ottobre 1993, n. 411, tra Italia e
Germania, relativa al riconoscimento reciproco delle targhe di prova ed
esclusivamente per le finalità e con le modalità sancite dall’accordo medesimo».
Dall’Italia non si esce con le targhe tedesche. In buona sostanza non possono essere
utilizzate per fare uscire dal nostro paese veicoli già immatricolati in Italia e radiati
dalla circolazione. Questa fattispecie, prosegue la nota ministeriale, è infatti regolataall’art. 99 del codice stradale che ammette la circolazione di veicoli radiati
dall’Italia solo per recarsi ai valichi di confine «purché muniti di un foglio di via e di
una targa provvisoria rilasciata da un ufficio del dipartimento per i trasporti
terrestri». Nel caso in cui venga pizzicato un mezzo che circola in violazione di
questa disciplina le sanzioni sono molto pesanti e riconducibili all’art. 93 cds per la
mancata immatricolazione, all’art. 100 per la mancanza della targa e all’art. 193 per
mancata copertura assicurativa.


Rispondi Citando

ma e' giusto condividere fra di noi delle informazioni che possono essere utili. Raffo.... giuro io non c'entro niente... non e' colpa mia
