Certo, ogni popolo ha i politici che si merita.
I nostri sono come noi: furbi, voltagabbana, maneschi, disorganizzati, irresponsabili.... e anziani.
Anche perche' sono li' da secoli.
Dov'e' il tasto "reset"? Ci sara' da qualche parte, o no?
Ecco, servirebbe quello.
Ovviamente, e' utopia, anche retorica, ma ritorno a dire: sono certo che molto di quello che dite e' giusto - e Prodi di qua, e Berlusconi di la', e Napoli, e la Sicilia, e la camorra, e la mafia, e la Lega, e Di Pietro, e Grillo e... tricchettracche vaffanzum.
OK.
Pero', diciamo per assurdo che un domani, al posto di questi tizi qui, al governo ci vada uno che e' li' per far del bene, un politico che ama il suo paese e i suoi compatrioti, uno "vero". Entra nell'ingranaggio, si fa un'idea, magari riesce anche a ottenere qualche risultato, ma roba di poco conto, sciocchezze. Poi le sue apparizioni in tv si fanno piu' meste, gli orecchi bassi, lo sguardo perso. Elude qualche domanda di troppo, si nasconde dietro a qualche no comment. Infine, a distanza di qualche mese dall'incarico, annuncia di voler parlare in TV a reti unificate. "Prime time" di una tiepida serata di giugno, alza gli occhi verso la telecamera, il portamento fiero, ma con un'aura di sconfitta, e attacca:
Signore e signori, buonasera. Siamo nella merda, quello che incassiamo non basta neanche a pagare gli interessi del buco che hanno fatto i nostri predecessori, che i vostri padri e i vostri nonni hanno votato prima di voi, e che probabilmente avete votato una volta anche voi piu' giovani. Nel sud lo stato viene spesso visto come un danno, perche' in certe zone stanno meglio con chi li ha sempre comandati. Le carceri scoppiano, i confini sono un colabrodo, abbiamo leggi che non ci permettono di tenere dentro gente che ha commesso delitti efferati, rei confessi ci prendono per il culo in diretta TV. I media raccontano quello che va di moda, e quando parlano di noi, ognuno dice quello che la propria linea editoriale gli permette di dire, e tace il resto. Non c'e' piu', e forse non c'e' mai stata, un'informazione corretta.
Prendiamo il peggio da tutti e ci scordiamo la nostra identita'.
Adesso io vi dico che nessuno di voi avra' mai una lira di pensione, sono anni che quei soldi li' sono finiti. Non ve ne prenderemo piu', ma scordatevi i 30 anni di contributi, sono stati spesi per pagare qualche missione di pace, o i viaggi di Mastella (e, molto prima, quelli di Craxi), o chissa' cos'altro.
Da domani l'Euro va fuori corso legale, e tutti i dipendenti, parlamentari compresi, ripartiranno con due milioni di lire al mese netti.
Al sud rinunceremo a controllare le zone sotto controllo della malavita organizzata: se sono cosi' bravi, che si autogestiscano, ma verranno trattati come paesi ostili, quindi import/export contingentato, e nessun aiuto, di alcun genere (l'immondizia? ognuno nel suo orto, non sara' piu' vendibile ne' acquistabile, e lo "smaltimento" smettera' di essere un business, ma solo il preciso dovere di ogni cittadino).
Chi verra' preso a commettere un reato sara' processato entro 24 ore, e trattato da delinquente, non da star della tv. Quando le carceri scoppieranno, tireremo fuori 100 galeotti scelti a caso tra quelli meno pericolosi in tutte le carceri d'Italia, li sposteremo in zone degradate delle nostre citta', tireremo giu' un palazzo occupato abusivamente, e al suo posto faremo costruire una nuova galera, il tutto sotto controllo di 50 poliziotti e 10 capomastri, assunti per l'occasione, che avranno diritto di fare fuoco nel caso qualcuno si allontani. I 50 poliziotti prenderanno poi lavoro all'interno del carcere appena costruito, i 10 capomastri torneranno a fare quello che facevano prima.
Detto cio', il premier firmera' davanti alle telecamere tutti gli atti necessari ad attivare le leggi di cui ha parlato, tirera' fuori una pistola, e si sparera' in bocca in diretta TV.
Tanto, se non lo fa lui, lo fara' qualcun altro molto presto.