Di ritorno da Essen

[jago]

Non sono un assiduo frequentatore del forum ma, imbattendomi casualmente in questa conversazione e mosso da una certa curiosità, ho letto tutto il “romanzetto” e vi confesso che non rimpiango di non essere un “forum-dipendente”; premetto che, come potete constatare, sono iscritto con il mio nome di battesimo e l’anonimato non fa parte del mio modo di agire; ho sempre pensato che lo scopo principale dei forum fosse quello di mettere in contatto persone che hanno gli stessi interessi per condividere, esperienze, opinioni, idee con il conseguente arricchimento del proprio bagaglio culturale specifico (in questo caso la conoscenza della Corvette) ; mi sembra evidente invece che, più che dalla passione, gli attori di questa conversazione sono mossi da un insensato antagonismo polemico (io ne so più di te, io ho più Corvette di te, io le compro in USA, io ho le C2 e tu hai le C3, io ho più soldi di te, io sono un giudice NCSR e tu non sai chi sono io, e via discorrendo): come sostiene il nostro carissimo presidente Alain “sembra di essere all’asilo” !!
La passione dovrebbe unire e non dividere! Già il fatto che ci siano due Corvette Club Italia in una sorta di animosa e non sempre corretta competizione mi sembra poco edificante, se poi ci si mettono pure le sfide a chi ne sa di più…… e le lotte intestine con contorno di offese e minacce si oltrepassa veramente il limite della decenza.
In ogni caso l’oggetto del contendere è una bellissima C2 roadster del 64 che ho visto qualche giorno fa alla fiera di Padova e se vi interessa la mia opinione (però non sono un giudice NCSR) l’auto merita tutte le attenzioni del caso: è dichiarata “MUTCHING” (si, nella tabella era proprio scritto così…..) ed è factory air (immagino siano stati ispezionati i supporti del compressore ed i passaggi del piping); questa opzione (C60) è stata installata su 1.988 esemplari nel 64 (9,8% sul totale per la precisione) di cui 919 convertibles. Peccato per i “freni a disco della casa” (nel 64 non esistevano nemmeno come opzione) e per la verniciatura non coerente; dovrebbe essere Medium Blue (codice 912 – sales name Silver Blue) ma non ci assomiglia: lo posso tranquillamente affermare (pur non essendo un giudice NCSR) perché la mia Split è Silver Blu, non è mai stata restaurata (unico proprietario) ed il colore è nettamente diverso. Per il resto l’auto, come ho già detto, e sicuramente meritevole di attenzione e spero di rivederla a qualche futuro raduno.

[fabri]

in germania più che in altri paesi europei le auto classiche stanno diventando una forma di divertimento mettendo i soldi al sicuro, oramai almeno una volta al mese su giornali come Die Welt ci sono articoli su auto , rally e aste con quotazioni , dalle mille a villa d'este , tutto interessa i tedeschi e credo anche il resto dei nord europei , questo sta portando a una crescita delle quotazioni, chi é già nel giro ha interesse a far alzare i prezzi e chi ci entra non ha paura perchè il trend é in salita, dopo le speculazioni di borsa e immobili forse ci stiamo avvicinando a altri fenomeni, é anche una moda e la voglia di assistere alla mille miglia o ad altri avvenimenti é oramai un must per tutti. anche le case stesse a corto di idee estufe di apparire su campi di terra battuta o da golf preferiscono investire sulle auto classiche , Jaguar, MG , VW Audi e Porsche hanno aperto customer service e ricambi per le classiche dalla loro rete e officine, hanno fiutato un grande business in arrivo, non solo per le "oldtimer" ma anche per le più accessibili "youngtimer" che possono davvero entrare nel garage di tutti e comunque necessitare di pezzi originali da cambiare ! per me nei prossimi anni la febbre salirà , non so se assieme alla qualità però , i cloni e le patacche sono più frequenti che mai.