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Lo denuncia l'Unrae che chiede a Governo incontro urgente


Con il nuovo giro di vite sul ''superbollo'', che e' stato raddoppiato (da 10 a 20 per kW superiore) ed esteso anche alle vetture di potenza compresa tra i 186 e i 225 kW, nelle Casse dello Stato ''entreranno molto meno dei 168 milioni di euro annui stimati dai tecnici ministeriali''. La nuova addizionale, infatti, precisa il direttore generale dell'Unrae (l'Associazione delle Case estere operanti in Italia) Gianni Filipponi, ''oltre ad avere effetti davvero gravi sui bilanci degli operatori di questo settore, soprattutto a causa del deprezzamento che ne derivera' sull'usato, determinera' una netta riduzione delle vendite di questa tipologia di vetture, con significativa perdita di IVA, IPT e bollo'', che si traduce, mediamente, in un mancato introito per ogni vettura di quella categoria rimasta invenduta ''di piu' di 15.000 euro per vettura''.

Ma non finisce qui. Esprimendo ''perplessita' e sconcerto per la Manovra varata dal Governo Monti, per quanto riguarda le misure relative al settore automotive'', l'Unrae punta il dito anche sul ''pesante'' aumento dell'accisa sui carburanti (''gia' ritoccata tre volte quest'anno'') ''con aumenti che vanno dal 13,2% della benzina al 23,3% del gasolio, passando per il 13,8% del metano e il 17,6% del GPL, peraltro considerati carburanti ecologici''. Un aggravio che ''si aggiunge - rilevano i rappresentanti delle case automobilistiche estere - ai recenti aumenti dell'IVA, dell'IPT, dell'imposta sulla RCAuto, ecc., e che pesera' notevolmente sui costi di gestione degli autoveicoli, che sono certamente tra i piu' elevati in Europa''.

Ne risentira' ovviamente, aggiunge l' Unrae, il mercato delle autovetture, che nel triennio 2009/2011 ha gia' fatto registrare un decremento di oltre il 20%, con una penalita' per l'Erario di oltre 2 miliardi per il mancato introito dell'IVA nel solo 2011.

''Considerato il ruolo trainante per l'economia, che da sempre viene annesso al settore automotive - conclude Gianni Filipponi - l'Unrae auspica quindi che nell'iter di conversione della manovra possano essere apportate le necessarie modifiche che attenuino gli effetti negativi sia dell'aumento delle accise che del nuovo superbollo''. A questo proposito ''l'Unrae - conclude Filipponi - ha gia' chiesto con urgenza al Governo un incontro in cui poter analizzare iniziative a favore della mobilita' sostenibile e della sicurezza della circolazione, che possano dare un significativo impulso ad un mercato che sta esprimendo molto di meno del suo potenziale, e che e', invece, fondamentale per l'economia del Paese''