2° TAPPA
MONTECATINI TERME – CIVITAVECCHIA (imbarco traghetto)
450 KM
START h 10.00 END h 18.50
La tappa dell'EROICA si annuncia più bagnata che eroica.
Appena alzate le tapparelle della camera la pioggia cade a catinelle.
Non smetterà fino a CIVITAVECCHIA...
Indossate le antipioggia dirigiamo verso le tracce dell'EROICA.
Non vediamo l'ora di raggiungere gli sterrati perchè, come tutti i motociclisti sanno, è un'incubo guidare in moto sotto la pioggia in strade di città ed extraurbane trafficate come la vigilia di Natale...
Finalmente all'avvicinarsi dei primi cartelli che indicano SIENA il traffico inizia a scemare, le strade si fanno interessanti e ricche di curve e, ad un bivio il cartello “L'EROICA”.
Ci siamo.
Abbiamo le tracce GPS dell'EROICA, ma invero è talmente ben segnalata che non sono certo indispensabili.
E' davvero bella, anzi, bellissima.
L'anello intero che da NORD di SIENA porta fino a MONTALCINO e ritorno è lungo circa 205 km.
Non ne facciamo circa la metà, perchè lo utilizziamo come trasferimento NORD – SUD, ma è davvero una scoperta affascinante e ringraziamo per questo la pioggia.
Infatti grazie alla pioggia battente la strada è completamente deserta. In tutto incrociamo 3 macchine e basta, nessun ciclista e nessun pedone, che in casi normali immagino affollino questa serie di lunghissimi sterrati che si snodano in boschi, vigneti e colline che paiono incantate.
Sembra di tornare indietro nel '800, pare di essere in un'altra TOSCANA, quella delle cartoline che si immaginano non esistere nella realtà; ed invece è lì, davanti a noi.
Davanti a noi, cavalieri dell'era moderna, che ci spostiamo sicuri a velocità che sarebbero impossibili da tenere in condizioni meteo normali.
Infatti la velocità di crociera è intorno agli 80-90 km/h, con punte anche di 120 km/h in tutta sicurezza, tanto il fondo è compatto (anche grazie alla pioggia) e liscio.
Certo, in curva occorre attenzione, soprattutto perchè l'ostacolo, il pedone od il ciclista possono sembre essere presenti, nonostante l'acqua, ma nei lunghi rettilinei che si snodano come dei serpentoni su e giù per le dolci colline è estremamente facile aprire dolcemente il gas e condurre il destriero tecnologico a velocità altrimenti poco consone al fuoristrada.
Dovete davvero provarla questa EROICA, si può fare con qualsiasi vettura, anche con la CORVETTE, tanto è larga e liscia.
Gli sterrati dietro casa mia, che ogni tanto percorro con JEANETTE, non sono certo migliori; anzi...
Per chi organizza dei raduni potrebbe essere simpatico percorrere con le CORVETTE un tratto dell'EROICA. Sembrerà di tornare al passato, quando si correva la MILLE MIGLIA, quella vera non la CLASSIC di oggi, e molte strade erano ancora sterrate.
Ma torniamo a noi.
Ad una decina di km da MONTALCINO usciamo dal percorso dell'EROICA, perchè ci porterebbe troppo lontano e dirigiamo su GROSSETO.
E qui, nell'avvicinamento, compio un errore di navigazione: sottovaluto il rapporto tempo e strada.
Siamo a 160 km da CIVITAVECCHIA, sono le 15.30 ed il traghetto parte alle 19.00. Abbiamo tutto il tempo, penso, di seguire un'altra traccia fornitami dai tedeschi: una traccia che porta su per le montagne, su stradine asfaltate ricche di curve, che dovrebbero anche farci risparmiare strada.
Scelta sbagliata!
Allunghiamo di oltre 80 km, ed alla fine ci ficchiamo in una strada segnalata come chiusa.
Confidando nelle ns. capacità di superamento dell'ostacolo proseguiamo, troviamo la barriera e passando nel fosso di lato la oltrepassiamo.
Dopo 5 km l'altra barriera.
Qui non si passa!
Pensiamo prima per un attimo di smontare una borsa per passare nel varco tra il profondissimo fosso e la barriera new jersey messa di traverso, quando, guardando bene SAN GPS … troviamo una strada alternativa che ci fa allungare di 5-6 km, ma ci fa superare l'ostacolo.
Non siamo ancora a GROSSETO, sono oramai le 5.30 passate e mancano ancora 150 chilometri !!!
Per fortuna scopriamo che da GROSSETTO a CIVITAVECCHIA è tutta superstrada a 2 corsie.
Qui le ns. bicilindriche da enduro dimostrano tutta la loro duttilità, portandoci in un'ora a percorrere la distanza che rimane a velocità “WORP” sotto una pioggia torrenziale.
Arriviamo in porto alle 18.50, dopo circa 450 km sotto la pioggia incessante, con una piccola sosta in una osteria nelle colline del Chianti, e attraverso oltre 100 km di sterrati.
E' stata una bella giornata, e ringraziamo la pioggia che ci ha fatto scoprire un lato altrimenti non apprezzabile dell'EROICA: l'essere rimasta forse l'ultima via di scorrimento veloce su fondo naturale in ITALIA.
Siamo a bordo e la cena di pesce del ristorante della nave non è certo all'altezza di quella di MONTECATINI.
Ora a nanna: domani sbarchiamo sull'isola di SICILIA.