Esiste un bel capitolo nel marketing che s'intitola "ottimizzazione delle risorse" , un altro che inneggia alla "soddisfazione del cliente" , per non parlare del "controllo qualità" della rete distributiva e tante altre cose che porterebbo fuori tema.
A me interessa zero di quali siano le aspettative di chi acquisti una Grande Punto o di chi acquisti una Bugatti Veyron ; nella fattispecie mi importa di quali debbano ragionevolmente essere quelle di chi spende fra 70 e 140.000 euro per portare via una Corvette: si tratta di cifre assolutamente importanti, che devono porre al riparo il cliente non tanto da eventi-guasti imponderabili,piu' o meno trasversali a qualsiasi marchio, ma dalle ordinarie magagne che solo una struttura male organizzata e peggio gestita non riesce a risolvere. Kroymans docet e si sa la fine che ha fatto.
Chi ha gestito la distribuzione europea fino a ieri evidentemente se ne è mediamente fregato dei 3 suddetti capitoli fondamentali: problemi suoi quelli di destinare le risorse necessarie al buon espletamento degli stessi, altrimenti poteva anche esimersi: esiste il rischio d'impresa e l'imprenditore se lo deve assumere.
Se per fare i giusti investimenti, in questo caso, si vuole attendere il ritorno degli utili......campa cavallo.
GM potrà essere piu' lungimirante, ma al momento, con la vicenda delle poche concessionarie Chevrolet in arrivo e la sparizione di altre in attività, non vedo motivo di grande ottimismo.
Poi possiamo discutere per mesi, ognuno mantenedo la propria opinione, ma i dati oggettivi sono inconfutabili e, fatte salve le solite eccezioni, sono tutt'altro che edificanti.