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Aderisco stile sanguisuga
Spero di non peccare di presunzione, dicendo che mi sento di poter passare direttamente al secondo livello, Performance Training (750 Euro, giusto?).
Brevemente, vi dico come funziona per mia esperienza (ho fatto tre corsi con la scuola di Stohr).
L'istruttore si siede accanto, e già da come vi sistemate alla guida, inizia a darvi delle indicazioni: non troppo lontano, né vicino, la posizione delle mani e dei piedi, ecc.
Poi vi dice di partire. Ogni auto ha un numero e sono tutte in contatto radio. Voi fate la pista del vostro passo, e quando raggiungete, o venite raggiunti, da uno più lento/veloce, vi accodate, oppure vi viene detto dove spostarvi, e quando. Una volta che avete superato, o siete stati superati, continuate il vostro giro. Nel frattempo, l'istruttore vi spiega le traiettorie corrette, come e quando cambiare, come e quando frenare, ecc.
Al termine del primo giro (Imola è un circuito abbastanza complesso, forse ci sarà bisogno di farne almeno due o tre di giri prima di capirci qualcosa - averci corso in maniera virtuale, con i vari giochini per Playstation e computer, aiuta, ma certe cose dal vivo fanno un altro effetto
), dovete iniziare a spingere un po' di più, poi ancora di più, e così via, fino a che non arrivate ad un punto in cui o siete al vostro limite (che è però solo mentale), o avete raggiunto quello dell'auto (difficile che ci si riesca così alla svelta, a meno che non siate davvero bravi).
Nel frattempo, ovviamente, l'istruttore continuerà a guardare con attenzione cosa fate e come lo fate, e vi dirà dove sbagliate o come migliorare alcune cose. In genere, ogni serie di giri (si fa fatica, io penso che ne faranno una decina per volta, forse anche meno), è seguita da un debriefing, con, a mente fredda, un'analisi degli errori. Ad un certo punto, se il tizio lo ritiene opportuno, vi toglierà anche l'elettronica, e lì almeno un testacoda non ve lo leva nessuno, anche perché se non lo fate, vuol dire che andate a coglier funghi [8D] A volte capita anche che vi mostri "come si fa", un bel giro tirato, o almeno così credete, e lì capite la differenza tra un pilota e una persona normale 
Questo almeno è il sistema che usano alla GuidarePilotare di Stohr. Andare in pista comunque è un'esperienza che tutti gli appassionati dovrebbero provare, almeno una volta, perché è davvero molto, molto divertente. Personalmente, trovo molto più emozionante farlo in moto, ma anche in macchina, se le prestazioni sono di buon livello (e con una C6/Z06 lo sono senz'altro), può diventare davvero coinvolgente.
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