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Messaggio inserito da Henry
In Italia soprattutto, ma anche altrove, c'è, imperterrita, l'abitudine di strumentalizzare a proprio vantaggio, o meglio, a vantaggio dei propri "credo", ogni incidente o disastro si proponga sull'arena planetaria.
Che l'incidente alla centrale giapponese sia serio, non v'è dubbio ( anche se "quanto serio" al momento non è dato sapersi) : in una scala di gravità da 1 a 7 i giapponesi gli hanno attribuito un 4 .
Il petrolio, fin'ora, ci ha dato solo soddisfazioni, vero? L'ultima, in ordine di tempo, quella inerente il disastro del golfo del Messico, ultima in quanto preceduta da decine di altre catastrofi delle quali ormai s'è perso il conto.
Appellarsi al referendum dell'86 è appellarsi alla preistoria, è misconoscere tutti gli enormi progressi che il settore nucleare nel frattempo ha conseguito, in barba al pur terribile ( ma, come ripeto, non ancora definito) incidente giapponese. Non scordiamoci inoltre che il know-how l'abbiamo, altro che "approssimazione italiana".
La nuda e cruda realtà è che siamo letteralmente circondati da centrali nucleari, le cui radiazioni, in caso d'incidente, non bussano ai confini chiedendo "permesso" ma seguono inesorabili il vento; noi, rinunciando, non rinunciamo ai rischi, ma solo ai vantaggi.
Non dimentichiamo inoltre l'importanza di una dislocazione attenta, scevra o quasi da pericoli sismici e, in Italia, non abbiamo certo ( a parte qualche zona ) una criticità in tal senso nemmeno lontanamente paragonabile a quella giapponese.
Chi, con l'attuale livello di consumo energetico, certamente in netto incremento se consideriamo l'escalation economica di India,Cina e Brasile, pensi che le fonti alternative siano risolutive, non puo' essere in buona fede, non puo' non essere indirizzato, nel giudizio, da triti e ritriti stereotipi politici.
L'implementazione dell'energia nucleare,a meno di non accettare un ritorno ad abitudini medievali, è a mio giudizio imprescindibile ; sfruttiamo l'eolico ed il solare con le tecnologie allo stato dell'arte, esauriamo in 20-30 anni le risorse petrolifere ma, nel frattempo, non rinunciamo a dotarci di una moderna struttura nucleare : tranquilli che se ne doteranno altri, irridendoci e vendendocela a caro prezzo.
La demagogia e le strumentalizzazioni lasciamole ai politici, di qualsiasi colore!