Citazione:La Corvette C6, la bomba tutto cavalli made in USA, risente maggiormente dell'influenza delle automobili da competizione rispetto ai modelli precedenti, il che si traduce in una tipologia d'auto davvero derivata dalla pista, ma fruibile tutti i giorni. Giunta alla sesta generazione, è una vettura potente, ancor più che in passato, sempre a proprio agio (quasi) in ogni situazione. Automobile ad alte prestazioni agile ma al tempo stesso spendibile nelle competizioni, senza dimenticarne la peculiarità principale: non è mai stata così confortevole nella guida di tutti i giorni. C6 unisce alle prestazioni nude e crude un maggiore comfort di marcia e un abitacolo tecnicamente sofisticato, costruito con estrema attenzione per i dettagli, senza dimenticare una nuova carrozzeria molto moderna. Contenendo le dimensioni esterne (è lunga 4.435 mm e larga 1.844 mm), si è ottenuto un modello più corto di 125 mm e più stretto di 25 mm del suo predecessore. La forma più efficiente e il passo più lungo di 30 mm consentono alla nuova Corvette di mantenere i livelli attuali di spaziosità interna e un bagagliaio adeguato che la collocano al vertice del suo segmento. Le sue dimensioni complessive sono analoghe a quelle di una Porsche 911, un'altra vettura di tutto rispetto in quanto a prestazioni su strada e su pista.
La motorizzazione base consta nel nuovo propulsore LS2 6.000-V8 tipo Small Block, derivato dalla nuova famiglia di motori GM compatti Gen IV e permette di migliorare ulteriormente le prestazioni. Con una potenza di 404 CV nonché una coppia massima di 55,6 kgm (546 Nm), ha 60 CV in più rispetto al modello precedente ed è quindi il motore Small Block più potente mai offerto su una Corvette di serie. Con una massa in ordine di marcia di 1.508 kg, la nuova Corvette è notevolmente più leggera rispetto al suo predecessore. Di conseguenza, è in grado di raggiungere una velocità massima di 300 km/h, superiore cioè a quella di qualsiasi altra Corvette mai prodotta in serie ed è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4.1 secondi. Anche il design si modernizza, pur mantenendo inalterati i canoni che l'hanno reso icona: unisce elementi classici e un nuovo stile personale caratterizzato dalla classica calandra, che ricorda le Corvette degli anni Cinquanta, abbinata ai proiettori verticali, utilizzati oggi per la prima volta dal 1962. I fari anabbaglianti a scarica ad alta intensità (HID) allo xenon e gli abbaglianti alogeni al tungsteno offrono diversi vantaggi, primi fra tutti un peso inferiore, una minore complessità ed un'illuminazione di migliore qualità. Con un coefficiente di resistenza all'avanzamento (Cx) pari a 0,28, questa vettura è la Corvette più aerodinamica di tutti i tempi. La migliore deportanza garantisce una maggiore stabilità a velocità elevate. L'intenzione dei progettisti di mantenere morbide le linee e le superfici della carrozzeria è stata sostenuta dalla tecnologia. Ad esempio, il sistema Keyless Access sostituisce le tradizionali maniglie delle porte e del portellone posteriore che sono dotate di solenoidi e di attuatori elettronici.
Il design sdoppiato, da sempre caratteristica Corvette, prosegue nell'abitacolo dove troviamo materiali di alta qualità e un livello elevato di artigianalità e di funzionalità. I profili più sofisticati e le superfici in pelle, più ricca e morbida, danno un tocco in più all'abitacolo, mentre l'ergonomia eccellente della Corvette viene mantenuta o addirittura migliorata. I materiali degli interni sono stati notevolmente perfezionati dal punto di vista del comfort e dell'estetica. Il quadro strumenti e le porte sono rivestiti in similpelle; a prima vista sembra una plancia imbottita e rivestita in pelle, al tatto calda e invitante. Questo materiale tecnologicamente avanzato ha una durata doppia rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati per i rivestimenti nel settore automobilistico, non stinge, non sbiadisce e riduce l'appannamento causato normalmente dalla migrazione dei plastificanti del materiale verso l'esterno. Gli inserti in alluminio, che offrono una superficie dalla sensazione tattile simile al tessuto, danno un tocco di ricchezza in più ed enfatizzano le caratteristiche dell'abitacolo. Stufi di ascoltare il suono dei quattro terminali di scarico? Nessun problema, l'impianto audio ha sia il lettore Cd sia l'MP3 di serie, e per la prima volta c'è pure il navigatore satellitare touch screen da 6,5". Per quanto riguarda la strumentazione invece troviamo numeri bianchi su fondo nero per i dati del tachimetro, del contagiri, dell'indicatore della pressione dell'olio, della temperatura dell'acqua, della tensione e del livello di carburante. Per garantire un aspetto più ordinato, i principali indicatori sono stati rimossi dal contagiri e dal tachimetro ed inseriti nello spazio disponibile tra i due. Questi inoltre, tachimetro e contagiri, hanno un diametro maggiore di 5 mm rispetto a quelli della generazione precedente. E mentre gli indicatori analogici possono sembrare tradizionali, la tecnologia utilizzata per la loro illuminazione è assolutamente all'avanguardia. Grazie alla nuova tecnologia con LED bianchi, gli indicatori sono retroilluminati sia di giorno sia di notte, per garantire un contrasto migliore anche in condizioni di illuminazione solare diretta. Inoltre, anche gli inchiostri utilizzati per la grafica ed il metodo degli strati e dell'applicazione sono una novità per General Motors.
La Corvette C6 segue i punti di forza tradizionali della filosofia progettuale comune a tutte le Corvette, cui si aggiunge il nuovo asso: il motore compatto V8 LS2 da 6 litri che eroga una potenza di 404 cavalli. Figlio della quarta generazione dei motori tipo Small Block, i compatti di General Motors, è la più potente motorizzazione mai offerta di serie nella storia del marchio Chevrolet (ora Corvette un brand singolo). Storia che ormai è lunga mezzo secolo: il leggendario motore Small Block fece il suo debutto nel 1955. Da allora questa famiglia di motori è parte integrante della storia e delle prestazioni Corvette. Il moderno monoblocco compatto è caratterizzato da una disposizione a 90 gradi dei cilindri in linea e da un basamento in alluminio con canne dei cilindri smontabili in acciaio. Il monoblocco leggero è realizzato in alluminio 319-T5 con canne dei cilindri smontabili in acciaio incorporate in fusione. Una copertura dell'incavo in alluminio pressofuso e due aste superiori uniscono le linee di cilindri, aumentando così la rigidezza alla torsione e alla flessione. La rigidezza strutturale e l'uniformità di funzionamento del motore sono ulteriormente potenziate, perché il monoblocco si estende al di sotto della linea centrale dell'albero a gomiti. Due bulloni orizzontali a croce per ogni cappello di banco integrano i quattro bulloni verticali del cappello di banco stesso e conferiscono ulteriore resistenza e uniformità di funzionamento alle masse rotanti del motore. Il cambio automatico disponibile è il nuovo Hydra-Matic 4L65-E a 4 rapporti. Il nuovo L65, versione aggiornata del tipo 4L60-E, è stato rafforzato e perfezionato per essere all'altezza dei 55,6 kgm (546 Nm) di coppia del motore LS2. Per rinforzare gli ingranaggi interni, è stato aggiunto un sistema di ingranaggi a cinque pignoni satelliti, che sostituisce il sistema a quattro pignoni. L'ingranaggio in più riduce l'attrito e i carichi sopportati da tutti gli ingranaggi. Le rondelle tra gli ingranaggi sono realizzate in Teflon e garantiscono un funzionamento ottimale ad alte velocità.
Non ci sono box, pitlane, tribune. Ma tutti i giorni, appena seduti al volante di una C6, basta socchiudere gli occhi per sentirsi sulla griglia di partenza. Magari sfruttando il rombo del motore per dare più enfasi. E così, impugnando il volante, ci si sente subito pronti alla quotidiana sfida: già qui il senso di dinamicità estrema e la voglia di correre si fanno sentire. La guida viene esaltata dall'assetto ribassato e dalle sospensioni incatenate alle mastodontiche ruotone che ti fanno sentire come se stessi schiacciando la strada, in punta di piedi. È un controsenso? Forse, ma Corvette regala anche queste sensazioni, di potenza pura, ma sempre docile e gentile. Potente e veloce, raggiunge e supera i 300 chilometri orari, accelerando da 0 a 100 km/h in meno tempo di quello che serve per dirlo. Unico limite, la strada. Spesso insufficiente per farti correre in assoluta libertà nel massimo rispetto di se stessi e degli altri. Quindi, se correre non è poi così importante, saggiamente, la scelta per questa tipologia di auto è essenzialmente dovuta al piacere di possedere un bell'oggetto. Nonché alla consapevolezza (inespressa ma esprimibile) di possedere tutta la potenza di un Tir su una vettura da corsa. Allora state tranquilli: a velocità davvero contenute il motore reagisce davvero bene, i cambi di direzione sono altrettanto affascinanti e si fanno sentire nell'abitacolo con la medesima intensità del sound del propulsore, che romba la sua estasi a qualunque velocità. A che serve quindi rischiare?
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