Scusate se sono ripetitivo.
Infatti già altre volte vi sarà capitato di leggere alcune mie sdolcinate dichiarazioni d'Amore per la mia Collector.
Ma è più forte di me, ogni tanto non riesco a trattenermi.
Lo so che è solo fibra e acciaio (ma quello vero, americano di "una volta"). [^]
Lo so che non ha senso rilavarla ogni qualvolta prenda 2 gocce d'acqua (anche perché, pur non arruginevole, con l'autunno alle porte sarà un dramma..).
Lo so che non ha tutti i marchingegni elettronici odierni votati alla sicurezza attiva/passiva/sadomaso risultando un’auto "pericolosa" (ma sarà poi più "pericoloso" stare sempre in guardia valorizzando i propri limiti, oppure fidarsi ciecamente di una centralina che alza fin troppi i limiti del mezzo?). [:0]
Lo so che l’accoglienza, la stima e la moglie in offerta da parte del benzinaio, hanno un che di sospetto (anche perché il panettone natalizio promessomi da Giugno, mi ha scombussolato il calendario…).![]()
Ma che volete che vi dica?!?
Forse è Lei (no, non la moglie del benzinaio) che trasmette un non so che, palpitando insieme a chi la guida.
Forse per qualche strana alchimia diventa parte del sistema nervoso di chi, premendo il piede destro, la fa borbottare.
Forse.
Ma mi voglio fermare prima. Ancor prima di svegliarLa.
Mi fermo a guardare le sue curve.
E ogni volta ne trovo una nuova.
Ogni volta mi sembra di vederLa per la prima volta. Di scoprire nuove angolazioni visive.
E, badate bene, non è che lo scrivo cosi per scriverlo. E’ proprio vero.
Chi la disegnata, sta benedetta C3, forse non avrebbe mai immaginato che, 30 anni dopo, Lei sarebbe ancora riuscita a mettere in soggezione al solo guardarLa.
Si, proprio cosi.
Ho notato che, magari sotto semaforo, gli eventuali proprietari di Ferrari, Porche, o quant’altro, rimangono “indietro” rispetto alla linea di partenza. Pur con “ferri” che valgono 5 volte tanto e viaggiano a velocità subsoniche, beh, sarà la linea, sarà il motorone che la sballotta anche da ferma, saranno entrambe le cose unite all’emozione, gli altri “non osano competere” (passatemi il termine) con la Vette.
Allora mi dico: “cacchio, allora non sono l’unico ad incantarmi, ho del margine di guarigione”.
Alcuni leggendo si riconosceranno in me (RIFIUTANDO I MEDICINALI), altri “esterni” un po’ meno (ma attenzione, potrebbero ammalarsi al contatto).
Comunque sia, volevo esternarvi il mio stato d’animo.
Chi l’ha detto che il Paradiso è poi così lontano?
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