Il Fiattaro.
Il Fiattaro è generalmente colui che cerca emozioni forti alla guida ben sapendo che le emozioni forti le proverà solo da fermo, magari sotto un albero che ripara dal sole cocente, in campagna, con una donnina dai facili costumi. Il soggetto cerca disperatamente una vettura che sappia dare grosse soddisfazioni a poco prezzo, ritrovandosi poi sempre a dover pagare a CARO prezzo i ricambi che costantemente si rompono.
per strada generalmente si riconoscono per gli scorpioni abbarth attaccati ad ogni dove e ad ogni angolo della carrozzeria libero, e si sentono arrivare da lontano per la puzza di benzina incombusta mista ad olio che esce dalla marmitta.
adorano prendersela con vetture più potenti di loro, ben sapendo che, se non s'accende la spia degli iniettori che rileva uno dei 133 errori possibili in centralina, avrà buone probabilità di suonargliele al bmw di turno, finchè si va dritti.
Il Suvvista.
Ha l'auto sportiva che e' anche fuoristrada. Da Montecarlo a St. Moritz in 83 curve, 120 di media, 3 cani, 2 gatti e un bambino spalmati sull'asfalto perche', a 120, frenale tu tre tonnellate di semovente paramilitare...
Nessuno che lo veda capisce come faccia, perche' imposta le curve come se stesse guidando un tram. Merito dell'elettronica. L'auto, infatti, su 3 tonnellate ne contiene una di microchip e attuatori che sopperiscono disperatamente alle cretinate dell'incapace alla guida. Ma il peggio arriva quando trovate la STRADA BIANCA.
Un nastro di terra battuta che viene perfettamente compattato periodicamente dalle pale meccaniche del comune. Il venerdi' sera vengono a giocarci a biliardo e in effetti i locali ci passano con le loro BMW con assetto ribassato a manetta quando han fretta. Arriva lui, che ha il fuoristrada, e si pianta secco. Procede a 20 km/h, sterzando per evitare i sassolini della ghiaia uno ad uno. Se c'e' una fossetta magari con pozzangherina, piuttosto che prenderla passa su due ruote. E' scemo? No. Non sa andare in fuoristrada e ha per giunta dei cerchi bling da 30 pollici con gomme 380/25 che sembrano due giri di elastico sul cerchione (indispensabili a consentire al mostruoso mezzo di non ribaltarsi alla prima curva, microchip o non microchip) e se prende un'asperita' piu' grande della graniglia regolamentare dell'asfalto da autostrade autodrenante si piega il cerchione. Figurarsi se poi va il fango sulla cromatura!
Se siete in autostrada, fatelo passare al volo. Nessuno vuole una massa enorme e inarrestabile lanciata a una velocita' inverosimile alle proprie spalle, e del tutto incapace di frenare adeguatamente. Se siete sulla strada bianca dietro di lui, fermatevi. Fate un picnic, godetevi il panorama circostante, andate in camporella. Entro due ore sara' uscito sull'asfalto e potrete procedere indisturbati.
Il Citycarista (la cui versione estrema e' lo smartista).
La citycar e' piccola. Ideale per muoversi nel traffico urbano. Muoversi nel traffico urbano significa zigzagare selvaggiamente da una corsia all'altra, senza mai mettere le frecce (anche perche', zigzagando a quel modo, gli sarebbe impossibile mantenere il ritmo e si troverebbe a dare segnalazioni incoerenti capaci solo di provocare un attacco di epliessia in chi le osservi). Le precedenze significano che se passi davvero in fretta e sgusci davvero stretto, hai diritto di passare. Gli stop sono un suggerimento: significano che se sgusci davvero stretto puoi passare. Tagliare la strada non e' solo un diritto, e' un dovere del citycarista che ha un'auto piccola, pulita, ecologica (qualsiasi cosa voglia dire) e dunque puo' passare e ha diritto di precedenza automatico in ogni condizione (semaforo rosso significa: fermi tutti, devono passare le citycar guidate da idioti) perche' Lui e' nel Giusto.
Naturalmente prima o poi il 24 rosso tira il giallo per non fare muraglia all'incrocio e il citycarista ha il piacere e privilegio di vedere dimezzate le ridotte dimensioni del suo mezzo. Siamo sicuri che non potra' che gioirne.
Il Minista
Razza di automobilista truzzo-discotecaro-fighetto che si gasa di aver speso l'equivalente di una M3 e46 usata o di un 330i nuovo, per un bidone di CITYCAR con motore che è stato progettato dai Flinstones, che consuma come un jet in fase di decollo e dentro è meno spaziosa di un cassonetto per pile esauste.
Per distinguersi dagli altri ministi, adorna il tettuccio della sua auto con motivi psichedelici che hanno per protagonisti o il batacchio di Rocco Siffredi o addirittura la raccolta di copertine autografate di "In Cucina con suor Germana" (autografate logicamente dalla preistorica consorella).
Altro segno di distinzione sono i fottuti conigli di PlayBUOI (rivista porno con VACCHE all'interno): gli odiosi sticker tappezzano il portellone posteriore, già adornato dalle varie targhette "cUper ESSE" "JCW" "Super*******turbopa uer" (anche se poi si tratta di una merdosissima ONE D).
Cerchi rigorosamente da 17" per compensare qualcosa in cui la natura non è stata molto generosa (cervello o apparato riproduttore nei casi più ricorrenti).
In strada il minista essenzialmente tende ad attaccarsi al cxxo dei BMW, lasciatelo passare e attendete che abbracci un platano che passa di li.
Essendo pervaso da un senso epocale di onnipotenza e (per quello che lui crede) figosità assurda, non fa altro che correre a velocità degne di un caccia Eurofighter per la città, per poi procedere a passo d'uomo (talmente lento che le motoape gli fanno i fari) davanti ai locali COOL e Trendy della fottuta città di provincia dove vive.
I più pericolosi sono i Giòncuperisti, riconoscibili dalla targhetta "S" nel posteriore dell'auto, misura di sicurezza voluta come con la "P" di neopatentato (solo che a differenza di quest'ultimo caso la "s" sta per stupido).
I possessori di questa versione sono fortemente convinti di avere sotto al sedere una monoposto a ruote coperte e di conseguenza vige la regola "finchè mi prende il gas glielo dò......".
La loro auto ha prestazioni superiori a qualsiasi altra auto conosciuta sulla faccia della terra ( in realtà è perchè non esiste il 4ruote sugli altri pianeti, sennò pure di quelle!).
E' fortemente sconsigliato tentare di sorpassarli (oltre che impossibile in linea orizzontale della strada) in quanto è più facile vedere Bin Laden alla messa ,che un minista farsi sorpassare.
Il sorpasso viene visto come un affronto, e le versioni più evolute presentano un interruttore al posto dell'acceleratore, o tutto gas o niente!
Categoria meno pericolosa ma non per questo meno importante è la One D.
In questa categoria ci rientrano i ministi sfigati, che farebbero carte false pur di avere la Mini, anche a costo di girare con il motore di una motosega MCCULLOCH.
Praticamente è come avere una 126 con gli interni della rolls royce.
Se abbinate ai cerchi da 17", in accelerazione e ripresa se la giocano al pari con una mountainbike che impenna.
Puntogittista
Il punto gittista è un automobilista che gli è stata rifilata una banalissima punto (solitamente con i km di un autotreno della FedeEx), con la storia "poca spesa massima resa".
E cosi si è portato a casa questo razzomissile (i circuiti di mille valvole non li ha dal momento che ne ha solo che portato al limite nemmeno i piloti di Mazinga e di Goldrake messi insieme riescono più a controllarla.
Insieme al passaggio ovviamente viene ceduta anche la licenza da pilota professionista, in modo da curare la "sindrome del figlio illegittimo di schumacher" (quando viene fermato infatti è la prima cosa che mostra).
Il comportamento su strada è: quando non c'è nessuno vado piano, quando c'è gente accelero fino a far diventare incandescenti i manicotti di plastica e gli lascio una bella sbuffata quando sono in prossimità loro.
Ovviamente stereo rigorosamente a manetta, occhiali da sole modello maschera da saldatore o Mivar(dall'omonima marca di televisori) anche di notte e fendinebbia accesi anche di giorno (per via degli occhiali).
Il passatempo preferito dei puntoGTisti è rompere le scatole ad auto di cilindrata e potenza maggiori.
Il motivo di questo comportamento è da imputarsi al fatto che spesso vengono criticati perchè guidano una punto e si sentono in dovere di dimostrare al mondo intero che anche con un 1.4 fanno neri a tutti.
Il problema è che si dimenticano di avere sotto al deretano una punto e alla prima curva partono come le slitte (se è una S si salvano invece perchè vanno dritti e la tagliano ).
Il modo migliore per provocare l'ira di un puntoGTista è sorpassarlo a vento (su need for speed di solito fanno così).
Da questo momento ve lo ritroverete incollato al per tutta la durata del tragitto, vi lampeggerà con gli abbaglianti fino a fulminarli e vi seguirà finche non vi avrà risorpassato, anche a costo di superarvi nella corsia del vostro garage.
L'unico metodo per evitare conseguenze gravi è farsi da parte quando vi sfanala, e permettergli di vendicarsi per l'oltraggio ricevuto.
Uno dei metodi più veloci per verificare se la PuntoGT che si intende acquistare è stata tenuta bene o sfruttata, è infatti verificare il funzionamento degli abbaglianti (cosa che i puntoGTisti non sanno).
Anche se può sembrare strano, i puntoGTisti e i ministi si odiano, quando si incrociano non ce n'è per nessuno, è una lotta fino all'ultimo bar.
Se si incappa in una situazione del genere meglio farsi da parte e non intromettersi, sarebbe come tentare di separare Mike Tyson e Evander Holyfield.