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SI PARTE
Ciao AMICI,
BRIGITTE è pronta!
Attende paziente nel cortile di casa carica di bagagli come un mulo, come sempre quando parte per il lungo viaggio ON - OFF ROAD di primavera.
Questa volta sarà un viaggio avventura, il TRINAKRIA RAID 2010 che dovevamo organizzare è saltato causa carenza di partecipanti: il ponte - che non c'è - ha fatto le sue vittime illustri.
Ciò non toglie che io e JIMMI non abbandoniamo le tradizioni e oggi dirigiamo il parafango anteriore verso SUD in direzione CIVITAVECCHIA e poi PALERMO.
Per noi il programma è confermato.
Speriamo solo di non avere problemi in OFF perchè in due è dura saltarne fuori ... ma una volta tanto siamo in ITALIA e non in C.... al mondo !!!
Vi terrò informati e ...
NON DITE NIENTE A JEANETTE !!!
[8D][8D][8D]
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cerchi di fare piu fuoristrada possibile anche per arrivare a Civitavecchia oppure solo una volta arrivato in Sicilia ???
complimenti per il viaggio e cerca di soddisfare la sete della K !!!
:D:D:D
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Tony, in bocca al lupo per tutto!;)
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Siamo sempre alla ricerca di stradelle fuorimano e fuoristrada ovviamente, anche perchè (apposta) ci mettiamo 2 giorni per arrivare a CIVITAVECCHIA!
Ecco il diario:
1° TAPPA
UDINE - MONTECATINI TERME
550 KM - gravel road 60-70 (about)
START h 11.00 END h 21.30
Causa problemi tecnici a BRIGITTE (mancanza di corrente ad una presa servizi 12V che mi serve per la telecamera sul casco) partiamo con 1,5 ore di ritardo sul programma.
I soliti sterratoni a noi familiari ci portano verso il pordenonese quando a CASARSA, vicino alla cantina sociale (guarda caso), JIMMI ha un incontro ravvicinato del primo tipo con una CLIO esibendosi in un coreografico “stoppies” (con 250kg di moto e borse dietro stracolme) sul parafango e portellone posteriore del mezzo a 4 ruote ...
Risultato: CLIO dal carrozziere e BMW HP2 con naso anteriore avvolto nel nastro americano, come un pugile suonato.
JIMMI, si sa, è di gomma: non è neppure caduto!
Unico rimpianto quello di non avere avuto la telecamera accesa...
Altre stradelle e sterrati ci conducono fino a NOVENTA DI PIAVE dove ci attende il desco delle GUAIANE imbandito di ogni genere di crostacei ed altri simpatici pesciolini dell'adriatico che ci fanno “CIAO” con la pinna ventrale.
Noi rispondiamo con un caloroso “GNAM”.
Poi autostrada fino a MODENA e da lì iniziamo a seguire la traccia lasciatami da alcuni amici tedeschi: APUANEN STRASSE, così l'anno chiamata.
Ci aspettavamo degli sterrati, conoscendo gli amici, invece anche qui tra tanto asfalto (molto bello, tortuoso e panoramico però) e solo qualche sterratino che ci portano al PASSO DELLE RADICI a oltre 1.500 m, nella zona dell'ABETONE, e poi giù verso LUCCA e MONTECATINI TERME.
Nella discesa, grazie alla ns. intuizione ed a SAN GPS, ci inventiamo una traversata di un passetto attraverso una bellissima mulattiera immersa nei faggeti che dopo una decina di chilometri (ed alcuni pezzi anda e rianda, visto che come al solito improvvisando sbagliamo strada) porta più a valle.
A MONTECATINI, nel DA LORENZO, ci attendo scampi crudi ed aragosta alla catalana che completano questa prima tappa.
Sono le 24.00.
550 km in moto ricordano alle ns. stanche membra che è forse ora di cadere tra le braccia di MORFEO...
Anche perchè domani il meteo promette pioggia costante e ci aspetta "L'EROICA" e le sue variazioni sul tema.
A domani.
:D:D:D
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...grande Tony, quando lo spirito non si acquieta il corpo fa fatica.
Vai e traccia sentieri alternativi per la prossima volta che devo affrontare l'appennino toscoemiliano intasato dai vacanzieri, potrò almeno pensare che ci sono strade alternative in piena astinenza di traffico.
Passa a salutare il nostro "amico" di canale monterano e siediti alla manturna a consumare quella loro matriciana da farti leccare l'orecchie.
In bocca al lupo e in culo alla balena visto che vai in nave.
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complimenti x il resoconto
comtinua a scrivere nel tuo diario di viaggio
:D[:p]:D
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2° TAPPA
MONTECATINI TERME – CIVITAVECCHIA (imbarco traghetto)
450 KM
START h 10.00 END h 18.50
La tappa dell'EROICA si annuncia più bagnata che eroica.
Appena alzate le tapparelle della camera la pioggia cade a catinelle.
Non smetterà fino a CIVITAVECCHIA...
Indossate le antipioggia dirigiamo verso le tracce dell'EROICA.
Non vediamo l'ora di raggiungere gli sterrati perchè, come tutti i motociclisti sanno, è un'incubo guidare in moto sotto la pioggia in strade di città ed extraurbane trafficate come la vigilia di Natale...
Finalmente all'avvicinarsi dei primi cartelli che indicano SIENA il traffico inizia a scemare, le strade si fanno interessanti e ricche di curve e, ad un bivio il cartello “L'EROICA”.
Ci siamo.
Abbiamo le tracce GPS dell'EROICA, ma invero è talmente ben segnalata che non sono certo indispensabili.
E' davvero bella, anzi, bellissima.
L'anello intero che da NORD di SIENA porta fino a MONTALCINO e ritorno è lungo circa 205 km.
Non ne facciamo circa la metà, perchè lo utilizziamo come trasferimento NORD – SUD, ma è davvero una scoperta affascinante e ringraziamo per questo la pioggia.
Infatti grazie alla pioggia battente la strada è completamente deserta. In tutto incrociamo 3 macchine e basta, nessun ciclista e nessun pedone, che in casi normali immagino affollino questa serie di lunghissimi sterrati che si snodano in boschi, vigneti e colline che paiono incantate.
Sembra di tornare indietro nel '800, pare di essere in un'altra TOSCANA, quella delle cartoline che si immaginano non esistere nella realtà; ed invece è lì, davanti a noi.
Davanti a noi, cavalieri dell'era moderna, che ci spostiamo sicuri a velocità che sarebbero impossibili da tenere in condizioni meteo normali.
Infatti la velocità di crociera è intorno agli 80-90 km/h, con punte anche di 120 km/h in tutta sicurezza, tanto il fondo è compatto (anche grazie alla pioggia) e liscio.
Certo, in curva occorre attenzione, soprattutto perchè l'ostacolo, il pedone od il ciclista possono sembre essere presenti, nonostante l'acqua, ma nei lunghi rettilinei che si snodano come dei serpentoni su e giù per le dolci colline è estremamente facile aprire dolcemente il gas e condurre il destriero tecnologico a velocità altrimenti poco consone al fuoristrada.
Dovete davvero provarla questa EROICA, si può fare con qualsiasi vettura, anche con la CORVETTE, tanto è larga e liscia.
Gli sterrati dietro casa mia, che ogni tanto percorro con JEANETTE, non sono certo migliori; anzi...
Per chi organizza dei raduni potrebbe essere simpatico percorrere con le CORVETTE un tratto dell'EROICA. Sembrerà di tornare al passato, quando si correva la MILLE MIGLIA, quella vera non la CLASSIC di oggi, e molte strade erano ancora sterrate.
Ma torniamo a noi.
Ad una decina di km da MONTALCINO usciamo dal percorso dell'EROICA, perchè ci porterebbe troppo lontano e dirigiamo su GROSSETO.
E qui, nell'avvicinamento, compio un errore di navigazione: sottovaluto il rapporto tempo e strada.
Siamo a 160 km da CIVITAVECCHIA, sono le 15.30 ed il traghetto parte alle 19.00. Abbiamo tutto il tempo, penso, di seguire un'altra traccia fornitami dai tedeschi: una traccia che porta su per le montagne, su stradine asfaltate ricche di curve, che dovrebbero anche farci risparmiare strada.
Scelta sbagliata!
Allunghiamo di oltre 80 km, ed alla fine ci ficchiamo in una strada segnalata come chiusa.
Confidando nelle ns. capacità di superamento dell'ostacolo proseguiamo, troviamo la barriera e passando nel fosso di lato la oltrepassiamo.
Dopo 5 km l'altra barriera.
Qui non si passa!
Pensiamo prima per un attimo di smontare una borsa per passare nel varco tra il profondissimo fosso e la barriera new jersey messa di traverso, quando, guardando bene SAN GPS … troviamo una strada alternativa che ci fa allungare di 5-6 km, ma ci fa superare l'ostacolo.
Non siamo ancora a GROSSETO, sono oramai le 5.30 passate e mancano ancora 150 chilometri !!!
Per fortuna scopriamo che da GROSSETTO a CIVITAVECCHIA è tutta superstrada a 2 corsie.
Qui le ns. bicilindriche da enduro dimostrano tutta la loro duttilità, portandoci in un'ora a percorrere la distanza che rimane a velocità “WORP” sotto una pioggia torrenziale.
Arriviamo in porto alle 18.50, dopo circa 450 km sotto la pioggia incessante, con una piccola sosta in una osteria nelle colline del Chianti, e attraverso oltre 100 km di sterrati.
E' stata una bella giornata, e ringraziamo la pioggia che ci ha fatto scoprire un lato altrimenti non apprezzabile dell'EROICA: l'essere rimasta forse l'ultima via di scorrimento veloce su fondo naturale in ITALIA.
Siamo a bordo e la cena di pesce del ristorante della nave non è certo all'altezza di quella di MONTECATINI.
Ora a nanna: domani sbarchiamo sull'isola di SICILIA.
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Garibaldi deve aver faticato meno per arrivare in Sicilia, avanti Tony tienici informati, con i tuoi super racconti ci fai sedere sul posteriore della tua moto.
[:18]
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3° TAPPA
PALERMO - MARSALA
350 KM
START h 8.30 END h 19.00
Aho! Erravate voi quei due che ci'anno passato come du lippe sotto er diluvvio sulla supperstrada verso CIVITAVECCHIA ieri sera?
Parevate du incrociatori.
Questa la frase (in romanesco) che ci viene rivolta alla mattina da un gruppetto di motociclisti che sbarcano con noi sull'isola.
Sorridiamo, non ce ne siamo neppure accorti con tutti quelli che abbiamo passato nella paura di perdere il traghetto, del resto è normale per noi fuoristradisti tenere medie più elevate degli altri motociclisti quando le condizioni del fondo sono più critiche.
Comunque la figuraccia arriva puntuale sotto gli occhi dei due subito dopo.
Infatti salito in moto per scendere sul traghetto non smentisco la mia fama di tuffatore da fermo con BRIGITTE: inauguro la gita con un bel ribaltino a destra causa distrazione e scivolamento del piede sulla viscida vernice bagnata della nave.
E' un classico del repertorio.
Tre baldi marinai mi alzano la moto ed io riparto fischiettando e facendo finta di niente …
Siamo in SICILIA.
Anche oggi, come direbbe il mio amico LUPO DELLA VALLI “minaccia bel tempo”.
Insomma piove.
Ma poco.
Evitiamo di mettere l'antipioggia e questa si rivelerà una scelta azzeccata, perchè un po' d'acqua la prenderemo, ma mai così tanta da richiedere l'uso della scomodissima tuta da palombaro...
Puntiamo verso ovest, per uscire da PALERMO e ci fermiamo a far colazione in un paese di fronte all'ISOLA DELLE FEMMINE in una pasticceria di dimensioni gigantesche (circa 300 mq.) con una varietà infinita di prodotti dolciari.
Qui chiamiamo il ns. amico GIANPAOLO e di lì a poco lo raggiungiamo.
GIANPAOLO ci ha inviato un paio di settimane fa alcune tracce GPS dell'isola e ci spiega poi sulla carta una strada sterrata molto bella che porta attraverso i monti verso SUD - OVEST, proprio dove dobbiamo andare.
Puntiamo in quella direzione, ma dei nuvoloni temporaleschi, scuri come la notte incombono sul passo situato a oltre 1.100 metri che dovremmo percorrere.
Abbiamo preso troppa pioggia ieri, abbandoniamo l'idea di seguire i consigli dell'amico e facciamo la cosa che ci riesce meglio: PIANO IMPROVVISATION, o meglio GPS IMPROVVISATION.
Ed eccoci quindi a vagar per sterrati che ci portano nella direzione voluta attraverso le montagne a SUD di PALERMO.
Infiliamo una stretta mulattiera con le frecce e fettuccie di una gara di enduro con i ns. pachidermi stracarichi, la strada è molto ripida e stretta, ma c'è aderenza e saliamo senza difficoltà, anche se i tornantini sono al limite del poco angolo di sterzo di BRIGITTE tanto da richiede a volte di far manovra al tornante.
Siamo a circa 300 metri, secondo il GPS, da una stradella che corre sopra la montagna, quando un cancello ci sbarra la strada.
Peccato! Si torna indietro.
Al ritorno vediamo che il percorso della gara proseguiva dritto su di un tornante.
Ma li il terreno cambiava e da roccioso diventava fangoso.
Impossibile percorrerlo con queste moto.
Scendiamo e sono costretto a fare di freno posteriore i tornanti in discesa dove in salita ho fatto manovra. E' come fare la curva con il freno a mano con la macchina, solo che con quasi 300 kg di moto è un po' più impegnativo, perchè non ci si può aiutare con i piedi, ma occorre fare tutto “a zero” come diciamo noi trialisti. In equilibrio insomma.
Comunque tutto bene, mentre JIMMI con la sua HP2 non ha nessun problema, avendo molto più sterzo.
Ci perdiamo più volte in questi piccoli paesini arroccati sulla montagna.
Nel dedalo di viuzze il GPS fatica a prendere i satelliti, ma non è quello il problema.
Il problema è che sono vicoli larghi 2,5 – 3 metri, tutti a senso unico, pieni di incroci e ce n'è un'infinità!
Alla fine chiediamo ai passanti, perchè continuiamo a girare in tondo e la storia si ripete in quasi tutti i paeselli che incontriamo.
Puntiamo allora a SUD, verso le colline.
Lì i paesi sono più ampi, più adagiati sul territorio e non arroccati su spuntoni di roccia.
Il paesaggio si fa dolce, e ricorda le ns. terre del vino: il COLLIO, ed anche qui, come nel nostro FRIULI abbonda la coltivazione della vite.
Riprendiamo la GPS IMPROVVISATION ed azzecchiamo un sacco di bellissimi sterrati in successione.
Bisogna fare molta attenzione al fondo però.
Qui il fango, molto argilloso, abbonda e perdiamo più volte l'avantreno.
Dobbiamo ricorrere a tutta la ns. tecnica enduristica e trialistica per rimanere in piedi, ma il fango in pianura e collina ci mette in difficoltà, ma non ci arresta come qualche ora prima in montagna.
Siamo oramai verso SUD, si incomincia ad intravedere il mare, quando in un controllo periodico di BRIGITTE mi rendo conto che il consumo dell'olio è abnorme.
Da quando siamo partiti ha consumato oltre un litro d'olio motore.
C'è qualcosa che non va ed il cilindro posteriore è intriso d'olio.
Rabbocchiamo con tutto l'olio che abbiamo: 1,3 litri vengono fagocitati dal carter secco della mia 950 ADVENTURE S.
Domani affronteremo il problema, ora c'è da trovare una sistemazione alberghiera e JIMMI ha una brillantissima idea.
Cenare A DUE PASSI DAL MARE, uno dei migliori ristoranti della zona.
Dirigiamo, via spiaggia, verso il ristorante.
JIMMI va avanti, visto che conosce i luoghi essendoci già stato in questa zona, sceglie una stradella sterrata che costeggia il mare, quando dinnanzi a noi si stende improvvisamente una distesa di sabbia morbida che si snoda per circa un chilometro.
Vento e mare hanno riportato almeno 50-60 cm di sabbia sulla strada, con accumuli anche più alti, e questo è un problema per le ns. moto.
Vabbè mano alla cavalleria e dentro di volata, non c'è altro mezzo per superare un ostacolo come quello con i ns. pachidermi.
Sento JIMMI 50 metri avanti a me urlare nell'interfono del casco “DAGLI DEL GAS” quando … l'urlo di guerra si trasforma in imprecazione...
Ci ha dato troppo, del gas, e … si è “spiaggiato”.
Da soli non è possibile tirar su le ns. moto.
E da solo non posso mettere sul cavalletto, sulla sabbia, BRIGITTE per scendere ad aiutarlo.
Arriva allora JIMMI, troviamo il modo di puntellare il mio LC8, alziamo la sua e, superata una piccola duna, davanti a noi scorgiamo la meta.
Siamo al A DUE PASSI DAL MARE.
Più tardi il gentile proprietario ci verrà a prendere in macchina nell'albergo a qualche chilometro.
Sono oramai le 20.00 e l'esperienza gastronimica è di ottimo livello.
Pesci e crostacei siciliani sono presentati con sapienza e maestria.
BENE!
Accompagniamo il tutto con un altro classico dell'isola: CHARDONNAY di TASCA D'ALMERITA.
Siamo proprio in SICILIA.
A proposito: a cena ragioniamo sul fatto che i cartelli stradali indicano circa 100 km da PALERMO a MARSALA, noi siamo riusciti a farne circa 350, bordesando, bordesando ...
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Tony, ho vissuto cosi bene la 3a tappa che quando è arrivato il conto dei crostacei mi sono messo la mano in tasca.
Sei unico.
Adesso si capisce la difficoltà di trovare i ricercati in quell'isola.
Aspetto il racconto di questa sera.
Mandi
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Bravo.... ottimo narratore!! :D:D
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Che bei reportage, questa sera anziché calarmi nella Roma repubblicana del mio libro mi sono immerso nella cronaca del viaggio di Tony..... grazie per condividere la tua passione.
Se puoi allega anche qualche foto.
Continua così.
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Caro Tony...... un tempo con le moto ci permettevano anche di fare le "antincendio"... .. i mitici stradoni bianchi che tagliavano tutte le colline del Senese!
Ora non più!
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spettacolare a dir poco
quanto mi manca la tomorella ....... :(
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Vi ringrazio, troppo buoni.
Temevo - francamente - di annoiare ...
Per le foto (ne ho al momento oltre 1.000 e circa 8 ore di video in HD dalla telecamera sul casco) dovrete aspettare il mio rientro.
E' troppo complicato farlo da qui, sul portatile.
Scusatemi.
[8D][8D][8D]
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4° TAPPA
MARSALA - MODICA
390 KM
START h 11.30 END h 21.00
Gradi lavori al mattino: dobbiamo scoprire il guasto di BRIGITTE.
In diretta telefonica con l'amico meccanico MARCO della concessionaria KTM di Udine iniziamo lo smontaggio della cassetta filtro per verificare l'ipotesi peggiore, e cioè che l'olio venga sputato fuori dal collettore di aspirazione oppure dallo sfiato che va in cassetta filtro.
Dopo oltre un ora di lavoro verifichiamo che è tutto OK.
Tentiamo di smontare i serbatoi ed il “paracanguri” (le protezioni laterali in metallo), ma desistiamo dopo una mezzoretta. Ci vuole troppo tempo e poi anche se troviamo la perdita non siamo in grado, di domenica, di poter intervenire.
Via su INTERNET allora con il mio minuscolo SONY VAIO serie P con il quale sto scrivendo per cercare i concessioni KTM in SICILIA.
Ce n'è uno proprio a RAGUSA, vicino a MODICA, dove abbiamo prenotato per 2 notti l'albergo, unica prenotazione oltre al traghetto di andata di tutto il viaggio.
Si parte!
E' ormai quasi mezzogiorno ed iniziamo bordesando, bordesando, lungo tutta una serie di bellissimi e lunghissimi sterratoni e strade secondarie asfaltate per modo di dire, tante sono le buche, la sabbia e la terra portata dal vento.
La GPS IMPROVVISATION ci porta ad addentrarci sempre di più nel territorio, lontano da ogni strada asfaltata: finiamo in grandi coltivazioni di vigne con salite e discese con quel po' di fanghetto che mette apprensione ma che ci fa avanzare comunque fintanto che arriviamo alla fine del tratturo.
Troppo pericoloso andare oltre. La regola principe del fuoristrada, specie se si è in pochi, è quella di mai avventurarsi dove soltanto si rischia di non poter tornare indietro.
E questo facciamo ripassando per un borgo abbandonato che ci fa rivivere la sensazione di essere nel '800, nella calda SICILIA dei grandi latifondisti.
Puntiamo di nuovo verso SUD, verso la costa, dove troviamo una grande fattoria trasformata in ristorante che ci ospita per pranzo sfamandoci con gustosi piatti tipici.
Sono quasi le 16.00 quando usciamo dal ristorante, guardo il GPS e … accidenti dobbiamo ancora fare 290 km per arrivare a MODICA: abbiamo perso 3 ore a fare i ns. bordesando, bordesando, un'ora e mezzo a pranzo (cucina non velocissima) … e di strada ne abbiamo fatta ben poca, solo 100 km.
Via allora veloci sulle statali e provinciali, ma alla fine la voglia di sterrato ci riprende e ricadiamo spesso in tutte le deviazioni possibili, pur di mettere le ruote sulla terra.
Verso la fine di questi bordeggi, usciamo da uno sterrato e ci immettiamo in una strada asfaltata che, ripida, ripida sale su per la collina.
Incontro 3 crossisti su 2T (su strada con moto non immatricolate ...), paiono molto giovani, alzano la ruota davanti in segno di saluto.
Ricambio.
Ne passano altri 2, poi ... dietro un tornante ...arriva un BRANCO di 15-20 moto.
Sono in mezzo a tutta la strada: la occupano tutta viaggiando uno accanto all'altro.
Mi butto a destra, poi a sinistra e fiuuuu... ci passo in mezzo imprecando.
JIMMI, dietro di me, è meno fortunato e viene centrato da uno dei giovanotti che era riuscito ad evitarmi all'ultimo momento. Per fortuna la velocità è ridottissima e tutto si conclude con una appoggiata della HP2. Ma cosa sarebbe successo se fossimo stati in auto? Una strage certamente.
Vabbè, è andata bene così per tutti...
A RAGUSA siamo dopo le 20.30, il controllo livello olio di BRIGITTE è rassicurante.
Alla stazione di servizio prima della città facciamo benzina e … BRIGITTE non parte: batteria in via di scaricamento. Ha 2-3 anni, è da cambiare, ed era nel check list delle cose da controllare al tagliando fatto prima di partire.
Mi sa che questo tagliando non è stato gran che rigoroso!
Lasciata riposare per un quarto d'ora la piccola riparte (a pelo) e via quindi, in una fitta nebbia verso MODICA.
Sono 20 km di inferno: è notte, non si vede nulla e per di più c'è un nebbione composto da nubi basse che riduce la visibilità a poche decine di metri.
Ma finalmente ci siamo: una strettissima (meno di 2 metri) e ripida stradella lastricata ci porta all'HOTEL.
Una doccia e poi via a cena in uno splendido ristorantino specializzato in pietanze tipiche della zona: l'OSTERIA DEI SAPORI PERDUTI, dove accompagniamo con un ottimo QUATER (uvaggio di soli vitigni autoctoni siciliani, sono 4: NERO D'AVOLA, CABERNET SAUVIGNON, SHYRA e … un'altro che non mi ricordo, scusate) che è sempre un gran vino!
Domani avevamo in programma un bel giro verso le MADONIE scarichi (senza bagagli), invece ci aspetta una visita al concessionario KTM locale, anche perchè in questa tappa JIMMI ha avuto problemi elettrici con l'HP2 .
Infatti i fari medi e le frecce non funzionano più, così come il suo GPS per mancanza di alimentazione.
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5° TAPPA
MODICA – CAPO PASSERO - MODICA
250 KM
START h 10.00 END h 21.00
20 km separano MODICA da RAGUSA.
Il GPS ci porta al concessionario KTM, dove ENZO, un simpaticissimo meccanico SICILIANO, ex pilota di corse in salita in moto degli anni 70, sentito al telefono MARCO sentenzia che la perdita è dovuta al coperchio punterie.
Scopro che MARCO non ha cambiato le guarnizioni dopo aver registrato le valvole.
Alla faccia del tagliando totale …
Meglio così, basta rabboccare. Per sistemare il problema occorrono almeno 3-4 ore di lavoro, non abbiamo tutto quel tempo.
Approfitto per farmi sistemare lo scaldamani di destra (filo staccato) e tirare ed ingrassare la catena quando JIMMI mi dice che sente qualcosa di strano allo sterzo.
Provo la sua moto e mi accorgo che sono andati i cuscinetti anteriori.
Non è giornata …
Via alla ricerca dei cuscinetti e poi pronta sostituzione e tentativo di riparazione dell'impianto elettrico della BMW HP2 che però non vuole saperne di andare.
Non rimane che eccitare la lampada dei medi con il cavo dei massimi (che invece funzionano).
Sono le 13.30 quando i lavori manutentivi hanno termine.
Si parte per un giro ridotto prima verso i monti e poi verso SUD: vogliamo toccare il punto più meridionale dell'isola, vicino a CAPO PASSERO.
Di nuovo bordesando, bordesando passiamo prima per NOTO, che vediamo però solo da fuori perchè il centro storico è chiuso al traffico veicolare e poi puntiamo verso una traccia dei soliti amici tedeschi che parte da AVOLA e punta a NORD.
La traccia si rivela una delusione: è asfalto, brutto perchè stanno lavorando, ma pur sempre asfalto.
Via con la GPS IMPROVVISATION dunque e, come a volte succede, estraiamo il jolly!
Alle 16.00 passate troviamo uno splendido agriturismo dove siamo gli unici clienti in quota a circa 400 metri slm, vicino a CAVA GRANDE.
Dovete sapere che le “cave” qui non sono luoghi dove si scava ghiaia od altro, ma il termine siciliano per indicare le doline (notevoli avallamenti del terreno, grandi buchi insomma).
E che razza di dolina che è CAVA GRANDE !
E' profonda 300 metri e larga forse un chilometro!
Questo lo scopriamo poi perchè, questo è il ns. jolly, il gentilissimo gestore dell'agriturismo, dopo il pranzo, ci indica uno sterrato che non avremmo mai trovato e tentato, perchè non segnato sul GPS. Questo tratturo ci porta prima nei pressi della CAVA e poi su, su fino ad un promontorio che apre la ns. vista a tutta la SICILIA orientale.
E' davvero uno spettacolo, un posto stupendo.
Si vedono mare e costa per centinaia di chilometri.
Riparte lo sterrato che a breve ridiventa asfalto rotto, riappare la mappa del GPS e siamo proprio in direzione di CAPO PASSERO.
In poco più di un'oretta siamo nel punto più a SUD della SICILIA che però non ha nulla, ma proprio nulla di straordinario, salvo dei nugoli di zanzare voraci che tentano in tutti i modi di succhiarci il sangue nonostante il pesante abbigliamento tecnico.
Sono le 20.00 ed il sole è tramontato da poco. Dobbiamo rientrare; 60 km ci separano da MODICA.
Alle 21.00 siamo di nuovo in albergo e poi alle 22.00 all'osteria della sera prima.
Cambiamo le ns. scelte rispetto alla sera prima e partiamo con le ministre: la qualità è sempre ottima, così come lo è lo spezzatino e la carne di maiale con il sugo.
Questa volta abbiniamo un TANCREDI, NERO D'AVOLA in purezza di DONNA FUGATA.
A cena JIMMI mi riferisce che pensava che il 2 maggio fosse sabato e che deve rientrare per quella data.
Accidenti, dobbiamo accelerare i tempi, mi sa che dobbiamo tornare sul continente già dopodomani.
E' tardi, sono le 01.00 passate.
A nanna!
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Tony spero che per domenica pomeriggio sei ad Adria con me.
Sto aspettando conferma dalla direzione dell'autodromo per quanto riguarda l'iniziativa di "best lap". Consiste nel reclutare un equipaggio da schierare alla prossima 24 ore di ottobre attraverso una selezione fatta di 4 giri cronometrati con delle auto messe a disposizione da loro, i migliori 8 tempi formeranno la squadra.
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complimenti x mangiate e bevute di tutto rispetto e alta qualita [:p][:p][:p] ma quando torni fai 2 chiacchiere col meccanico ......... [}:)][}:)][}:)]
:)
io avevo un professore di scuola originario di Capopassero e mi diceva sempre che era un paese bellissimo ......... vatti a fidare !!! :(
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grande tony... Stasera nel tuo racconto davventura conto di esserci anche io [8D]:D[8D]:D[8D]... ragazzi tony e jimmi sono davvero grandiosi e garibaldi gli fa un baffo di sicuro... ihihih
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6° TAPPA
MODICA – CATANIA (ACIREALE)
280 KM
START h 10.00 END h 21.00
E' un po il RAFFO DAY quello odierno!
Infatti il programma è quello di andare a trovare in mattinata RAFFO Z06 e quindi un altro amico di FERRARA, ma che abita a CATANIA da un anno che fa di nome RAFFAELE pure lui.
Insomma siamo circondati dai RAFFAELE e … è un bel farsi circondare, come Vi illustrerò in seguito.
Ma veniamo al giro.
Partiamo da MODICA bordesando, bordesando.
Alla mattina ho scaricato le tracce dell'ETNA. Quella è la ns. meta enduristica, oltre che conoscere ovviamente di persona il RAFFO di SICILIA.
Ma già intorno a NOTO inizia l'improvvisazione, troviamo un bello sterrato che porta in alto, su dei casolari agricoli.
Lo sterrato si fa ogni tanto più rotto ed è un divertimento salire con i nostri pachidermi.
Sbaglio un bivio sul GPS e dopo 4-500 metri ci troviamo in uno dei casolari che avevamo intravisto.
Ci sono dei ragazzi, ci guardano come UFO con le ns. attrezzature di video ripresa, GPS, fotocamere, ecc. ecc.
Ci invitano a bere un caffè e volentieri accettiamo, in particolare quando scopriamo che caffè non ne hanno, ma birre fresche a ettolitri …
Dopo la birretta d'obbligo incominciamo a parlare della ns. passione, dei nostri giri e del loro lavoro.
Sono tutti laureati, hanno meno di 30 anni (beati loro) e si occupano di portare avanti l'azienda agricola di famiglia.
Ci indicano un sentiero “impegnativo” dicono loro che ci porterà verso altri sterrati e quindi sull'asfalto che porta a SIRACUSA.
“Impegnativo” per noi significa divertimento, ma ogni volta non sappiamo mai cosa vuol dire perchè chi non va in moto fuoristrada come noi ha dei pensieri spesso errati sui limiti delle ns. moto: si meravigliano molte volte di dove passiamo e altrettante volte ci indicano strade impossibili da percorrere.
Beh, insomma, dopo 4-5 chilometri finiamo in un classico KASINO...
La mulattiera di lì a poco dopo la partenza è diventata “single track” , ma fintantochè è solo stretta non è un problema: basta ci passino le borse laterali.
Ora invece inizia a scendere davvero ripida, per fortuna non piove ed il fondo è fermo e tiene bene, ma …
… ad un certo punto la pendenza aumenta ancora in modo preoccupante.
JIMMI che è passato avanti a me per questioni di “regia” (la mia telecamera sul casco quarda ora “avanti”) si ferma prima di una serie di scalini di roccia molto alti per le ns. bicilindriche: almeno 70-80 cm. e sono in successione …!!!
Zampettando si lancia verso il basso e supera l'ostacolo con la sua più agile HP2.
A me tocca ripartire da fermo, con la giunonica BRIGITTE carica come un mulo.
Prima degli scalini, che quando arrivo mi si mostrano pure ben storti, ci sono sassi mossi, la ruota posteriore si sposta, riprendo con il gas e giungo per questo con la ruota davanti di fronte al primo scalino.
Penso che cosa fare e, dico dentro di me, tento un “surplais” e poi scendo “A ZERO” (così noi trialisti intendiamo il superamento dell'ostacolo senza mettere i piedi a terra).
La pratica è spesso diversa dalla realtà: lo zero si dimostra un grande azzardo, BRIGITTE incomincia ad inclinarsi insorabilmente verso destra, e a destra c'è il buco!
E' proprio brutto e certamente faccio danni se cado lì.
Faccio ricorso al moto più noto tra gli enduristi: SE SEI INCERTO TIENI APERTO, ed è la gran manata di gas che mi tiene in piedi e mi consente di passare “volando” sopra gli scalini.
Sono “oltre”, come diciamo noi in salvo ed a zero, ma c'è mancato un pelo ...
Siamo di nuovo sulla traccia GPS.
Solo della fitta vegetazione sbarra il cammino verso la nostra meta: RAFFO Z06!!!
E ci riesce abbastanza se prima mi fa cadere la telecamera sul casco e poi mi mette in crisi con una bella spruzzata di pollini sugli occhi che mi fa andare in crisi, attesa la mia allergia agli stessi.
JIMMI, che è medico, mi prescrive degli antistaminici alla prima farmacia ed il problema è risolto.
Gli occhi da rospo che avevo prima ritornano normali.
Siamo oramai a SIRACUSA.
Dopo una serie di stradelle strettissime nella parte vecchia di SIRACUSA giungiamo alla sede lavorativa di RAFFO.
L'ospitalità è straordinaria.
RAFFO ci presenta il padre, ANTONIO, persona altrettanto straordinaria e che vedo ha una passione comune con me: l'enogastronomia.
Dopo averci fatto vedere la sede della sua WEB TV, RAFFO ci accompagna al ristorante dove pranzeremo assieme a lui ed a suo padre.
Beh, di ristoranti ne ho girati molti, certamente ho avuto l'onore di essere ospite in alcuni dei migliori ristoranti d'Italia e gli amici mi considerano tutti una specie di “guida enogastronomica” in Italia e paesi limitrofi, tanto che spesso mi telefonano per consigli quando sono in giro, ma … questo ANCORA di SIRACUSA mi ha lasciato stupefatto, a bocca aperta davvero.
Il prodotto era di una freschezza unica, ed il modo di cucinarlo, semplice, nelle tradizioni dell'isola, ma certamente superbo.
Insomma un prodotto ittico di primordine, che spaziava in tutta la scelta possibile del mare di SICILIA.
Un'esperienza gastronomica di primissimo livello insomma, certamente il miglior ristorante di pesce dei miei ultimi 10 anni!
Davvero fuori del comune insomma, come altrettanto fuori del comune si sono dimostrati RAFFO e ANTONIO, il primo che si occupa delle pagine sportive dei diversi prodotti editoriali che stampa la loro casa editrice ed il secondo che si occupa invece delle pagine culturali.
Ed ANTONIO traspira cultura, cultura della sua bella SICILIA da tutti i pori. Si sente da come parla, da come butta li nozioni su cose anche banali con dovizia di particolari e richiami storici. Una gran bella persona ANTONIO, un uomo vero, che ha vissuto una vita intensa.
Iniziamo ad affrontare il tema turismo e ristoranti e spaziamo in giro per l'ITALIA richiamando i bei nomi della ristorazione italiana, alcuni dei quali scopriamo di conoscere entrambi personalmente. I gestori dei locali od i cuochi intendo ovviamente.
Con RAFFO affrontiamo invece il mondo dei motori, scoprendo che questi, prima di passare alle 4 ruote ed alla CORVETTE era anche lui appassionato di motociclette.
Ha la CORVETTE nel cuore ed il mio stesso cruccio, lui che con me è il maggior macinatore di chilometri: con cosa sostituire i ns. 7 litri che tante soddisfazioni ci hanno regalato e continuano a darci.
Insomma un bellissimo pranzo, che io e JIMMI non dimenticheremo certamente.
Grazie RAFFO, grazie ANTONIO!
Grazie anche per le belle copie delle Vostre pubblicazioni che ci avete regalato, oltre che per il pranzo ovviamente.
Ripartiamo, la meta ora è CATANIA, dove RAFFAELE ci attende, ma prima dobbiamo ovviamente andare a visitare il vicino ETNA. Via quindi in autostrada verso la montagna più alta della SICILIA.
Ho delle tracce GPS che si chiamano “zero – tremila” e portano su fino a quota 2.930 …
Appena iniziamo la salita seguendo la traccia la prima delusione: la salita è di asfalto!
In compenso inizia a piovere, ma non mettiamo l'antipioggia, confidando sul meteo che dice che le precipitazioni saranno sporadiche in questa zona oggi.
Fa sempre più freddo, man mano che saliamo.
Arriviamo nel piazzale delle funivia dell'ETNA a quota 2.000 m slm e notiamo con soddisfazione che la nostra traccia GPS prosegue, ma ci sono solo 11 C°.
La traccia oorta proprio fin su, peccato però che tutte le strade siano sbarrate da pesanti catene e sia impossibile quindi superare l'ostacolo con i nostri pachidermi.
Chiediamo lumi ad un paio di negozianti di souvenirs e ci confermano: tutto proibito, tutto vietato, ci sono perfino i controlli . Insomma non si va da nessuna parte. Accidenti, pure in SICILIA dobbiamo fare i conti con la FORESTALE ...
Compriamo allora un po' di ricordini per i nostri cari e ripartiamo alla volta di un sentiero più a valle che ci viene indicato da uno di questi negozianti.
Inizia bene la mulattiera, ma dopo poco il terreno è composto da grandi lapilli smossi di roccia lavica, le nostre bimbe soffrono molto questo tipo di terreno e …
A questo punto vi devo aggiornare nel TOTO TUFFO!
Lo sport preferito dagli enduristi è il TOTO TUFFO: si contano i voli ed i numeri di ciascuno e vince chi ne fa di più.
Ebbene credevo di mettermi in testa alla classifica con due tuffi nell'arco di 500 metri con BRIGITTE, a causa di quei maledetti lapilli smossi, invece JIMMI mi ricorda che è in testa di poco ancora lui con il tamponamento del primo giorno.
Questa quindi la classifica aggiornata:
JIMMI
- 1 tamponamento
- 2,5 tuffi (il mezzo era un'appoggiata su un cancello)
- molti buoni (i buoni sono quei biglietti che ogni endurista ha in tasca a mo di blocchetto e che si strappano quando stai per cadere, evitando il peggio, insomma i “buoni” che usi con il nostro creatore perchè ti dia la grazia ...)
TONY
- 3 tuffi
- molti buoni
Scoperto che l'ETNA non fa per noi, verso le 20.00 siamo da RAFFAELE . Saliamo in casa, baci e abbracci con lui e la moglie ANNA.
Erano 12 anni che non ci vedevamo di persona ...
I nostri amici stappano una bottiglia, brindisi e poi via verso ACIREALE, dove ci accompagna un gentilissimo amico di RAFFAELE, TUCCIO, anche lui motociclista con la sua BMW 1.200 GS ADVENTURE.
Sono oramai le 21.00.
Un cena nel porto, 4 chiacchiere con dei ragazzi del luogo che degustano dei calici di vino e guardiamo l'orologio: sono le 02.00!
Andiamo a dormire va ...
-
7° TAPPA
CATANIA (ACIREALE) – TRAGHETTO – CROTONE
500 KM
START h 10.00 END h 20.00
Inizia il percorso di rientro.
Dopo un breve bordeggio, ci fiondiamo in autostrada verso MESSINA dove i nostri destrieri distendono il loro motore.
Alle 11.30 siamo all'imbarcadero, ma … manca il bigliettaio e dobbiamo attendere alcune decine di minuti per fare il biglietto. Ma tanto il traghetto non si muove...
Ci imbarchiamo e dopo una mezz'oretta di “crociera” siamo sul continente.
Consultiamo il GPS: è lunghetta fino a UDINE. Sono circa 1.400 chilometri, senza bordeggi...
Sarà meglio ridurre i bordeggi e fare più strada asfaltata.
E così dirigiamo verso l'ASPROMONTE dove ho le prima tracce GPS.
Il paesaggio è carino, ma non bello come quello della SICILIA.
Le montagne assomigliano un po' alle nostre. Ci sembra di essere in CARNIA, insomma.
Le strade in compenso sono graziose, poco trafficate e piene di curve. La media, nonostante teniamo la manetta abbastanza aperta, sia pur con la dovuta prudenza, è abbastanza lenta a causa della tortuosità della strada.
Sono le 13.30 e di ristoranti o trattorie neppure l'ombra.
Passiamo molti paesi, ma si vede che questi mangiano solo a casa …
In compenso incombono all'orizzonte dei pesanti nuvoloni temporaleschi.
Verso le 14.00 arriviamo ad una trattoria “DA GIANNI”. Simpatica e ospitale.
Ma al ns. arrivo corrispondono le prime timide gocce di pioggia.
Assaggiamo le prime specialità calabri, che ci vengono servite in quantità industriale, tanto da doverne lasciare sul piatto metà.
Buone però!
Si riparte verso NORD, vorremmo arrivare su fino a MATERA, ma questo si rivelerà una autentica chimera.
Ci metteremo tutto il giorno dopo per arrivare fino a MATERA!
Appena partiti dal ristorante inizia a piovere. Via radio ci diciamo che non serve fermarsi a mettere l'antipioggia. E non sarà una scelta corretta.
Infatti la timida pioggia di lì a poco si trasforma in un autentico diluvio. Abbiamo, per il caldo siciliano, pure tolto lo strato impermeabile interno delle ns. tute da rally motociclistico che utilizziamo nei nostri raids. Insomma per farla breve in poco tempo una cascata d'acqua ghiacciata incomincia a farsi strada dentro le nostre mutande, le mani sono bagnate e intirizzite dal freddo nonostante lo scaldamani al massimo e fermarsi a mettere l'antipioggia non serve più: oramai siamo già zuppi!
C'è talmente tanta acqua per strada che in certi tratti sembra di fare un guado. E siamo sull'asfalto...
Siamo a quasi 1.400 metri. Sono 11 C° ed il freddo incombe.
Ma da lontano vediamo una schiarita.
Abbandoniamo la traccia GPS e puntiamo verso il chiaro, verso EST, verso la costa ionica.
Sul mare le cose migliorano e la temperatura è più “umana”: 24 C°.
E' tardi. MATERA è ancora lontanissima. Mettiamo “mano alla cavalleria” e percorriamo veloci i lunghi rettilinei che portano a NORD.
JIMMI stressa tra l'altro perchè vuole vedere la partita di pallone alla TV. Mi pare sia INTER contro qualche cosa. Va avanti e ruota la manopola del gas. La velocità non è proprio codice, ma mancano ancora 150 chilometri per arrivare a quella che è diventata la nostra meta: CROTONE.
L'alta velocità e le temperature più miti contribuiscono ad asciugare il nostro abbigliamento tecnico.
Non patiamo più il freddo.
In compenso patiamo molto il traffico!
Gli automobilisti calabri sono assolutamente indisciplinati.
Precedenze, tenere la destra, semafori, frecce sono optional …
Se i siciliani, abbiamo notato, hanno uno strano modo di approcciarsi agli incroci e guardano prima a destra e poi a sinistra, gettando nel panico per questo noi motociclisti che siamo costretti a guidare sempre con il “radar” inserito per evitarli, i calabri sono proprio fuori di ogni regola.
E' tale e tanto caotico il traffico nei paesi e paeselli che incontriamo, che JIMMI ha una delle sue brillanti invezioni e, vedendo il comportamento degli altri utenti della strada, sforna di getto una nuova tecnica di circolazione detta di “PRESENTAZIONE”.
Questa avanzatissima tecnica, che tra poco sarà materia di studio dei più grandi urbanisti e studiosi della pianificazione della circolazione stradale, consiste nel infischiarsene di tutto e di tutti e a velocità costante, lentamente, entrare in un incrocio indipendentemente dalla precedenza o dal colore del semaforo, oppure invadere la corsia opposta per fare un sorpasso, anche se sopraggiungono veicoli dalla parte opposta che sembrano puntare dritto verso di te.
JIMMI è maestro in questo e con la sua PRESENTAZIONE avanza come un rompighiaccio nel traffico.
Quando sono avanti io JIMMI mi dice che ho un atteggiamento troppo turistico, troppo aggressivo, supero le vetture di motore per poi rientrare nella mia corsia a bomba, come facciamo al NORD. Invece no!
Bisogna “presentarsi”, avanzare un po' più rapidamente a velocità costante puntando contro l'altro veicolo che, come per magia si sposta e non collide contro di te.
E' un po' come nei tornei medioevali...
Da poco sono stato nominato professore universitario della facoltà di ingegneria, dove insegno diritto (fonti e nuove tecnologie). Il corso di laurea è sulla tecnica dei trasporti e ci sono dei professori che insegnano appunto materie quali la pianificazione della circolazione stradale. Devo parlargli di questa nuova tecnica della “PRESENTAZIONE” così utilizzata in CALABRIA e così efficace …
Arriviamo verso le 20.00, puntuali per la partita, a CROTONE.
Qui prima di arrivare in albergo utilizziamo per l'ennesima volta l'ottimo servizio della guida MICHELIN di cui sono dotati tutti i cellulari NOKIA della nuova generazione.
Infatti dovete sapere che da 2-3 mesi la NOKIA fornisce gratuitamente agli utenti dei propri cellulari di fascia alta e dotati di GPS incorporato la cartografia stradale di tutto il mondo e, tra gli altri, la guida MICHELIN interfacciata con la cartografia medesima.
Questo vuol dire che in qualunque momento, ovunque ci si trovi, basta chiedere al proprio cellulare quali sono i migliori alberghi e ristoranti vicini e lui Ti fa vedere le foto, la distanza, i prezzi, il telefono per prenotare e se vuoi ti ci porta con il suo GPS. Non male vero? Se poi pensate che è pure gratis, che ci sono le previsioni del tempo, c'è l'intero globo terraqueo, ci sono gli eventi di ogni tipo, ecc. ecc. direi straordinario!
In albergo mentre JIMMI sta in camera a cercare di vedere la partita (dico cercare perchè al solito si è addormentato prima della fine del primo tempo, sic!), io degusto dell'ottimo pesce al ristorante dell'HOTEL ed assaggio per secondo il pesce spatola ai ferri. Sarebbe la nostra “aguglia”: un pesce azzurro molto diffuso anche nell'ADRIATICO. E' davvero squisito.
Mi sono portato dietro il PC e voglio vedere su INTERNET qual'è il 4° vino del QUATER degustato a MODICA che non ricordo e … mi accorgo della figuraccia.
Chiedo scusa, ma nella mia precedente descrizione ho sbagliato proprio tutto, complice invero anche il cameriere che concordava con me sui nomi dei vitigni evidentemente bleffando.
Nero D'Avola - Perricone - Frappato - Nerello Cappuccio sono i 4 vitigni e questo è uno dei siti nei quali si possono scoprire le caratteristiche organolettiche del prodotto enologico:
http://www.enotecaitalia.biz/catalog...e0871f0ebc2013
Non ditelo però ai miei colleghi SOMMELIERS, mi riferisco alla mia precedente descrizione errata, perchè se no mi strappano il TASTE DE VIN dal collo …
Vado a nanna presto, domani cerchiamo di partire un po' prima e ci aspettano le vette della SILA.
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7° TAPPA
CATANIA (ACIREALE) – TRAGHETTO – CROTONE
500 KM
START h 10.00 END h 20.00
Inizia il percorso di rientro.
Dopo un breve bordeggio, ci fiondiamo in autostrada verso MESSINA dove i nostri destrieri distendono il loro motore.
Alle 11.30 siamo all'imbarcadero, ma … manca il bigliettaio e dobbiamo attendere alcune decine di minuti per fare il biglietto. Ma tanto il traghetto non si muove...
Ci imbarchiamo e dopo una mezz'oretta di “crociera” siamo sul continente.
Consultiamo il GPS: è lunghetta fino a UDINE. Sono circa 1.400 chilometri, senza bordeggi...
Sarà meglio ridurre i bordeggi e fare più strada asfaltata.
E così dirigiamo verso l'ASPROMONTE dove ho le prima tracce GPS.
Il paesaggio è carino, ma non bello come quello della SICILIA.
Le montagne assomigliano un po' alle nostre. Ci sembra di essere in CARNIA, insomma.
Le strade in compenso sono graziose, poco trafficate e piene di curve. La media, nonostante teniamo la manetta abbastanza aperta, sia pur con la dovuta prudenza, è abbastanza lenta a causa della tortuosità della strada.
Sono le 13.30 e di ristoranti o trattorie neppure l'ombra.
Passiamo molti paesi, ma si vede che questi mangiano solo a casa …
In compenso incombono all'orizzonte dei pesanti nuvoloni temporaleschi.
Verso le 14.00 arriviamo ad una trattoria “DA GIANNI”. Simpatica e ospitale.
Ma al ns. arrivo corrispondono le prime timide gocce di pioggia.
Assaggiamo le prime specialità calabri, che ci vengono servite in quantità industriale, tanto da doverne lasciare sul piatto metà.
Buone però!
Si riparte verso NORD, vorremmo arrivare su fino a MATERA, ma questo si rivelerà una autentica chimera.
Ci metteremo tutto il giorno dopo per arrivare fino a MATERA!
Appena partiti dal ristorante inizia a piovere. Via radio ci diciamo che non serve fermarsi a mettere l'antipioggia. E non sarà una scelta corretta.
Infatti la timida pioggia di lì a poco si trasforma in un autentico diluvio. Abbiamo, per il caldo siciliano, pure tolto lo strato impermeabile interno delle ns. tute da rally motociclistico che utilizziamo nei nostri raids. Insomma per farla breve in poco tempo una cascata d'acqua ghiacciata incomincia a farsi strada dentro le nostre mutande, le mani sono bagnate e intirizzite dal freddo nonostante lo scaldamani al massimo e fermarsi a mettere l'antipioggia non serve più: oramai siamo già zuppi!
C'è talmente tanta acqua per strada che in certi tratti sembra di fare un guado. E siamo sull'asfalto...
Siamo a quasi 1.400 metri. Sono 11 C° ed il freddo incombe.
Ma da lontano vediamo una schiarita.
Abbandoniamo la traccia GPS e puntiamo verso il chiaro, verso EST, verso la costa ionica.
Sul mare le cose migliorano e la temperatura è più “umana”: 24 C°.
E' tardi. MATERA è ancora lontanissima. Mettiamo “mano alla cavalleria” e percorriamo veloci i lunghi rettilinei che portano a NORD.
JIMMI stressa tra l'altro perchè vuole vedere la partita di pallone alla TV. Mi pare sia INTER contro qualche cosa. Va avanti e ruota la manopola del gas. La velocità non è proprio codice, ma mancano ancora 150 chilometri per arrivare a quella che è diventata la nostra meta: CROTONE.
L'alta velocità e le temperature più miti contribuiscono ad asciugare il nostro abbigliamento tecnico.
Non patiamo più il freddo.
In compenso patiamo molto il traffico!
Gli automobilisti calabri sono assolutamente indisciplinati.
Precedenze, tenere la destra, semafori, frecce sono optional …
Se i siciliani, abbiamo notato, hanno uno strano modo di approcciarsi agli incroci e guardano prima a destra e poi a sinistra, gettando nel panico per questo noi motociclisti che siamo costretti a guidare sempre con il “radar” inserito per evitarli, i calabri sono proprio fuori di ogni regola.
E' tale e tanto caotico il traffico nei paesi e paeselli che incontriamo, che JIMMI ha una delle sue brillanti invezioni e, vedendo il comportamento degli altri utenti della strada, sforna di getto una nuova tecnica di circolazione detta di “PRESENTAZIONE”.
Questa avanzatissima tecnica, che tra poco sarà materia di studio dei più grandi urbanisti e studiosi della pianificazione della circolazione stradale, consiste nel infischiarsene di tutto e di tutti e a velocità costante, lentamente, entrare in un incrocio indipendentemente dalla precedenza o dal colore del semaforo, oppure invadere la corsia opposta per fare un sorpasso, anche se sopraggiungono veicoli dalla parte opposta che sembrano puntare dritto verso di te.
JIMMI è maestro in questo e con la sua PRESENTAZIONE avanza come un rompighiaccio nel traffico.
Quando sono avanti io JIMMI mi dice che ho un atteggiamento troppo turistico, troppo aggressivo, supero le vetture di motore per poi rientrare nella mia corsia a bomba, come facciamo al NORD. Invece no!
Bisogna “presentarsi”, avanzare un po' più rapidamente a velocità costante puntando contro l'altro veicolo che, come per magia si sposta e non collide contro di te.
E' un po' come nei tornei medioevali...
Da poco sono stato nominato professore universitario della facoltà di ingegneria, dove insegno diritto (fonti e nuove tecnologie). Il corso di laurea è sulla tecnica dei trasporti e ci sono dei professori che insegnano appunto materie quali la pianificazione della circolazione stradale. Devo parlargli di questa nuova tecnica della “PRESENTAZIONE” così utilizzata in CALABRIA e così efficace …
Arriviamo verso le 20.00, puntuali per la partita, a CROTONE.
Qui prima di arrivare in albergo utilizziamo per l'ennesima volta l'ottimo servizio della guida MICHELIN di cui sono dotati tutti i cellulari NOKIA della nuova generazione.
Infatti dovete sapere che da 2-3 mesi la NOKIA fornisce gratuitamente agli utenti dei propri cellulari di fascia alta e dotati di GPS incorporato la cartografia stradale di tutto il mondo e, tra gli altri, la guida MICHELIN interfacciata con la cartografia medesima.
Questo vuol dire che in qualunque momento, ovunque ci si trovi, basta chiedere al proprio cellulare quali sono i migliori alberghi e ristoranti vicini e lui Ti fa vedere le foto, la distanza, i prezzi, il telefono per prenotare e se vuoi ti ci porta con il suo GPS. Non male vero? Se poi pensate che è pure gratis, che ci sono le previsioni del tempo, c'è l'intero globo terraqueo, ci sono gli eventi di ogni tipo, ecc. ecc. direi straordinario!
In albergo mentre JIMMI sta in camera a cercare di vedere la partita (dico cercare perchè al solito si è addormentato prima della fine del primo tempo, sic!), io degusto dell'ottimo pesce al ristorante dell'HOTEL ed assaggio per secondo il pesce spatola ai ferri. Sarebbe la nostra “aguglia”: un pesce azzurro molto diffuso anche nell'ADRIATICO. E' davvero squisito.
Mi sono portato dietro il PC e voglio vedere su INTERNET qual'è il 4° vino del QUATER degustato a MODICA che non ricordo e … mi accorgo della figuraccia.
Chiedo scusa, ma nella mia precedente descrizione ho sbagliato proprio tutto, complice invero anche il cameriere che concordava con me sui nomi dei vitigni evidentemente bleffando.
Nero D'Avola - Perricone - Frappato - Nerello Cappuccio sono i 4 vitigni e questo è uno dei siti nei quali si possono scoprire le caratteristiche organolettiche del prodotto enologico:
http://www.enotecaitalia.biz/catalog...e0871f0ebc2013
Non ditelo però ai miei colleghi SOMMELIERS, mi riferisco alla mia precedente descrizione errata, perchè se no mi strappano il TASTE DE VIN dal collo …
Vado a nanna presto, domani cerchiamo di partire un po' prima e ci aspettano le vette della SILA.
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L'invidia non è un bel sentimento, ma cosa ci posso fare se stando in ufficio a leggere i tuoi racconti mi viene su?
A che ora passi per Mestre domani?
Mi piacerebbe immortalarvi prima della fine del vostro viaggio.
Mandi.[:29]
-
che belli questi giretti tranquilli rilassanti e dietetici ........
[:o)][:o)][:o)]
-
Ciao ROMANO!
Ora, mentre sto scrivendo sull'ottava tappa, siamo a MILANO MARITTIMA.
Le ragioni del cambio di programma le leggerete nel diario di viaggio.
Intorno all'ora di pranzo saremo a MESTRE, credo.
Ti chiamo più tardi al telefono.
Mandi.
Tony
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8° TAPPA
CROTONE - MATERA
500 KM
START h 9.30 END h 21.00
Un'ingrassata alla catena che incomincia a dar segni di cedimento e via.
Ci inseriamo nel traffico di CROTONE diretti a NORD utilizzando l'ormai collaudata tecnica della PRESENTAZIONE che ci consente nel muoverci nel traffico locale come gli indigeni si muovono sui loro scooters.
Appena fuori la città iniziamo i primi bordeggi, ma con poco successo: quasi tutte le stradelle sterrate finiscono in proprietà private o sono sbarrate da cancelli.
Solo una, molto simpatica, passa a fianco della ferrovia per alcuni chilometri. La prendiamo con una certa titubanza per l'erba alta che la caratterizza, ma alla fine la nostra costanza viene premiata.
C'è uno sbocco sulla statale molto più avanti grazie ad un sottopasso che supera la strada ferrata.
Iniziamo a salire in montagna.
300, 500, 800 e via siamo oltre i 1.000 m slm.
Il meteo è buono. E' previsto bel tempo con solo con qualche precipitazione sulla SILA, dove andiamo noi ovviamente …
Sembra di essere a casa nostra, tanto il paesaggio è simile: boschi di sempreverdi ci circondano nel parco silano, mentre di sterrati neanche l'ombra!
Ogni strada in fondo naturale è sbarrata da inequivocabili cancelli, catene o sbarre.
Arriviamo al lago del POLLINO, che credo sia artificiale, poi al lago ARVO, dove ci fermiamo a pranzo nell'omonimo ristorante.
Fa freddo, entrambi mettiamo su l'abbigliamento più pesante: doppia felpa in pile.
Siamo a 1.300 m slm circa e sono circa 10 C°.
Ci scaldiamo con le ottime pietanze locali ed il forte vino del territorio.
Approfitto della pausa pranzo, come sto facendo da alcuni giorni, per scaricare i dati della telecamera sul casco.
Son passati otto giorni dalla nostra partenza ed abbiamo già circa 60-70 Gb di dati audio – video.
Ci sarà da lavorare una volta a casa …
Da ARVO ripartiamo attraverso la strada delle vette, un ripida stradella asflatata che porterà fino a quasi 2.000 m slm. Non pensavamo si andasse tanto in sù sulla SILA!
Ma a quota 1.650 finisce la gita in quota.
Tre alberi sono caduti e sbarrano la strada, probabilmente per la neve. Neve che da lì in poi ingombra completamente la strada con un'altezza di 20-30 cm. Impossibile proseguire.
Siamo dotati di seghetti per quest'evenienza, ma anche tagliando gli alberi con tutta quella neve ed oltre 300 metri di dislivello da percorrere, sarebbe un'impresa impossibile: mancano ancora oltre 15 chilometri alla cima della strada che poi scollina più a NORD, oltre il parco della SILA.
Peccato, sarà per la prossima volta, magari in un periodo più caldo e propizio.
Scendiamo quindi verso valle e meno male perchè la temperatura era scesa ancora ed iniziava a piovere …
Sul GPS è indicato uno sterrato che sale in quota fino a 1.500 m slm. A quella quota forse non c'è neve.
Cerchiamo l'attacco, ma scopriamo che è chiuso da dei lavori stradali che stanno eseguendo dopo il lago di ACQUACALDA (sul GPS aveva anche un altro nome, ma non lo trovo più).
Da qui però parte un bello sterrato creato per eseguire i lavori. Via allora superando molte vetture che procedono lentamente a causa delle buche.
Era ora che mettessimo le ruote sulla terra: eravamo stufi del fondo bituminoso.
Sono quasi le 20.00 ed iniziamo ad avvicinarci a MATERA attraverso alcune veloci strade statali di scorrimento.
Tentiamo un bordeggio in riva al mare e per poco non ci insabbiamo, con i nostri pachidermi stracarichi.
Desistiamo e puntiamo di nuovo verso la nostra meta.
Il paesaggio a poche decine di chilometri dalla città nota in tutto il mondo per i suoi sassi è incantevole: dolci colline la circondano, accavallandosi l'un l'altra all'orizzonte.
Troviamo sul GPS uno sterrato, lo seguiamo e saliamo in cima ad una di queste colline.
Peccato che lo sterrato, diversamente da quanto è indicato sulla mappa vettoriale, non prosegua. Però la deviazione è stata certamente premiante. Lo spettacolo naturale che si gode da quella posizione sopraelevata è davvero di quelli che ricorderemo a lungo.
La luce rossastra dell'imbrunire, sono oramai le 20.00, e la città di MATERA all'orizzonte ci danno un senso di totale pace e distensione.
Ritorniamo sull'asfalto e mezz'ora dopo siamo in città.
Una volta tanto siamo abbastanza presto ci diciamo ad un bar dove beviamo l'aperitivo e prenotiamo nell'albergo più caratteristico del luogo al “SASSI”, grazie sempre al mio NOKIA N97 ed alla sua guida MICHELIN incorporata.
Ci sbagliamo però sul tempo. Anche questa volta non arriveremo all'albergo se non poco prima delle 22.00.
Infatti il SASSI è in pieno centro storico, in zona chiusa al traffico. Ma chiusa bene!
Di solito con le moto passiamo dappertutto, zone pedonali comprese. Qui invece hanno proprio sbarrato fisicamente la strada e le ns. moto, larghe e cariche come sono, non ci passano negli stretti varchi.
Tento di passare ugualmente (è il vizio del vecchio trialista ...), ma rimango incastrato tra un muro ed una colonna con le borse laterali.
Occorre l'aiuto di JIMMI e quello di un volenteroso passante per disincastrare BRIGITTE dall'incomoda posizione …
Lasciamo allora lì le moto, prendiamo i bagagli per la notte e scendiamo al SASSI, scoprendo che c'era un altro passaggio, dove si poteva passare tranquillamente, visto che ci sono anche delle auto di abitanti locali. Bastava saperlo trovare!
Le moto dobbiamo comunque metterle in un garage privato a 4-500 metri dall'hotel.
Il SASSI merita davvero almeno il soggiorno di una notte: è un albergo diffuso che dilata le proprie camere su vecchie abitazioni tipiche del luogo, nella zona storica della città; i SASSI appunto.
Il panorama che si gode dalla reception è davvero mozzafiato.
Un gentile signorina di origini brasiliane ci accompagna alle ns. camere: sono ricavate in una piccola casetta di sassi, con una terrazza in comune.
Anche da qui la vista è davvero straordinaria.
Andiamo a cena al NADJ, un ristorante tipico dove mangiamo dell'ottima carne alla brace, ed al ritorno ci perdiamo tra i vicoli e vicoletti della città vecchia, approfittando però per scattare decine e decine di fotografie.
La mia nuova fotocamera compatta SONY che mi accompagna in questo viaggio ha davvero delle potenzialità notevoli, per questo uso turistico e randagio.
Oltre ai 10 M pixel, che sono oramai la normalità, ha uno zoom ottico 10X per (20X in digitale) con un bel grandangolo che corrisponde ad un 25mm del formato 24X36, riprende in video in AVCHD (così è perfettamente compatibile con la telecamera CONTOUR HD sul casco che riprende nello stesso formato AVCHD in 16:9) ed ha 2 funzioni che meriterebbero da sole l'acquisto: scatta foto panoramiche fino a quasi 360 in orizzontale e tenendola verticale foto panoramiche a 180° (è questa la funzione più usata), il tutto componendo da sola la foto e non utilizzando programmi di post produzione che montano i singoli scatti! Il risultanto di questo espediente tecnologico è davvero sorprendente. E parimenti sorprendente è l'altra funzione (tra le tante altre): è in grado, senza ricorrere ad esagerati aumenti della sensibilità ISO (che tendono a creare rumore e quindi a sgranare l'immagine), di eseguire scatti senza flash anche in condizioni di luce disastrosa, a mano libera. Su quale principio si basa? Scatta una raffica di 6 scatti (fa fino a 10 scatti al secondo in sequenza!) e poi il suo software confronta i pixel e li monta ottenendo immagini ferme anche laddove ci vorrebbe il treppiede.
Miracoli della moderna tecnologia digitale!
Il nome? E' impronunciabile, ma ora lo leggo e lo scrivo: SONY DSC-HX5, ecco. E' grande come un pacchetto di sigarette e si trova intorno ai 330 Euro su INTERNET, 50 Euro in più in negozio.
Con questa corro il rischio di mettere in pensione le mie reflex digitali …
E' mezzanotte passata, domani dirigeremo su MAGLIANO SABINA, per poi affrontare da SUD a NORD l'EROICA.
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9° TAPPA
MATERA – MAGLIANO SABINA, anzi MILANO MARITTIMA
800 KM
START h 9.30 END h 22.00
Alla partenza dal garage nei pressi dell'hotel dico a JIMMI: “ho la catena piuttosto molla, appena facciamo benzina mi fermo a tirarla!”.
Questa mia affermazione si poi renderà protagonista dell'involontario cambio di programma.
Dopo una breve visita ad una chiesa rupestre, che fatichiamo a trovare, ed una serie di bordeggi, una cinquantina di chilometri a NORD di MATERA, ad ALTAMURA, in una stazione di servizio provo a tendere la catena che è particolarmente stressata, come molto consumati sono anche corona e pignone.
Ma subito mi accorgo che i registri tendi catena sono già al massimo...
Alla faccia del tagliando totale …
E meno male che siamo in ITALIA, se eravamo come siam soliti in ALBANIA, BOSNIA, MACEDONIA o KOSSOVO cosa facevo?
Quando arrivo a Udine mi sentono in KTM!
Cerchiamo e troviamo un meccanico lì vicino, per vedere se basta togliere una maglia, ma questi sentenzia (correttamente) che occorre cambiare tutto.
Solo che non ha lì i ricambi.
E' quasi mezzogiorno, uno dei suoi collaboratori va a prendere i pezzi necessari (non troverà però il pignone), e pensiamo che a questo punto possiamo approfittare per la pausa pranzo che consumiamo in un caratteristico locale della cittadina consigliatoci dal meccanico stesso, che ci fa accompagnare sul posto con il sottoscritto seduto a nel sellino posteriore di uno scooter.
Qui non deve tirare una buona aria se ci dicono di non lasciare il casco sulle moto, di chiudere tutto, di mettere la moto in un ricovero privato della trattoria, ecc. ecc. ...
Quando arriva il conto rimaniamo stupefatti: antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, acqua, vino e digenstivo 28,50 Euro, ma non a testa: IN TUTTO!
Dopo pranzo, grazie al GPS del mio NOKIA torniamo al meccanico che è a qualche chilometro dalla trattoria. Infatti il GARMIN 278 di JIMMI ha cessato di funzionare: la batteria è andata e l'impianto elettrico della sua BMW HP2 non funziona e non da corrente allo strumento.
Ma per fortuna abbiamo il mio NOKIA.
Dobbiamo attendere fin circa le 16.30 per la riparazione di BRIGITTE.
A questo punto MAGLIANO SABINA diventa una chimera, così come il giro del parco d'ABRUZZO, che avevamo oggi in programma.
Penso all'antico adagio dei SENTIERI LUMINOSI: “se lo spirito soffre, il corpo non deve patire” e via allora in direzione MILANO MARITTIMA, dove la meta sarà uno dei templi dell'alta ristorazione italiana “LA FRASCA” che amo ricordare come “LA FRASCA di CASTROCARO”, anche se da 2 anni si è spostata nella località balneare romagnola.
Telefono all'amico proprietario, uno dei padri della cucina moderna italiana: GIANFRANCO BOLOGNESI.
Era da Natale che non ci sentivamo, per gli auguri di rito, anche se oramai era dal LOBSTAIR RAID del 2006 che non lo visitavo.
2 anni fa ci ero passato a CASTROCARO per lavoro e volevo fargli una sorpresa, ma la sorpresa me l'aveva fatta lui: aveva realizzato quell'antico progetto di cui mi aveva parlato e si era trasferito a MILANO MARITTIMA da un mese ...
GIANFRANCO è felice di sentirmi, mi dice che ci aspetterà anche se facciamo tardi con la cucina aperta e ci prenota due camere in uno squisito nuovissimo hotel adiacente al suo locale.
Oltre 700 chilometri di autostrada e qualche decina di statale ci dividono. Il GPS dice ora prevista di arrivo 21.36, ma non tiene conto delle soste per il carburante ogni 220 km circa. Infatti BRIGITTE in autostrada bevucchia più del suo papà … e quasi come JEANETTE.
Dopo ore di patimento autostradale e velocità limitata solo dalle ns. gomme tassellate che hanno un indice di velocità massima di 150 km/h, e sono oramai alla frutta dopo oltre 3.000 km, verso le 22.00 siamo in vista di MILANO MARITTIMA.
Baci e abbracci con GIANFRANCO BOLOGNESI, via la corazza da battaglia, su l'abito civile e quindi in preghiera nel tempio.
La cucina è quella di sempre: moderna, essenziale, concreta, non banale.
Equilibratissima ed elegante in poche parole.
Dopo la varietà di crostacei tiepidi con carciofi e il classico passatelli al ragù di pesce (un piatto che BOLOGNESI mi pare abbia in carta dagli anni 80) assaggio una sua novità, che è apparsa in carta da un paio d'anni e per questo non avevo mai degustato: il trancio di tonno alla Rossini con foi gras.
E' un abbinamento straordinario...
Così come il vino, uno dei migliori bianchi d'Italia: CARDONNAY di GAIA & REY delle Langhe Piemontesi. L'anno è il 2007, un'annata eccezionale. Occorre andare al 94 per trovare un prodotto di pari pregio.
Questa sarà la nostra ultima notte fuori da casa, e possiamo dire di aver chiuso davvero in bellezza.
Abbiamo saltato l'EROICA, il programma è stato stravolto e gli sterrati in quest'ultimo giorno hanno difettato, così come le strade ricche di curve, ma siamo stati ampiamente ricompensati dalla ineguagliabile ospitalità di colui che, negli anni 60-70 ha fondato l'A.I.S. Italiana, l'Associazione Italiana Sommeliers, rimanendone a lungo Presidente.
Domani si rientra, e chissà che non passiamo a trovare FELLOW lungo la strada...
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giro spettacolare ......... meccanico molto meno ........
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10° TAPPA
MILANO MARITTIMA – UDINE (COLLOREDO di Monte Albano)
380 KM
START h 11.00 END h 16.30
All’andata pensavamo che fosse un rientro particolarmente impegnativo, con una lunghissima tappa prima sugli sterrati toscani e quindi in autostrada da FIRENZE.
Invece il rientro autostradale dalla ROMAGNA si rivela una passeggiata, anche se la voglia di rientrare a casa ci fa dar mano alla cavalleria, che però mal si sposa con l’indice di velocità delle nostre CONTINENTAL TKC 80 tassellate.
Quindi via veloci, dopo un saluto a BOLOGNESI ed alcuni acquisti di “ricordini” gastronomici della sua terra in un negozio li vicino da lui consigliato.
Sento al telefono FELLOW, che mi invita nuovamente ai test ad ADRIA di domenica 2 maggio.
Impossibile però per me prenderVi parte, dopo 10 giorni di assenza da casa.
Non riusciamo neppure a vederci a MESTRE, perchè arriviamo troppo tardi per i suoi impegni.
Ecco allora che facciamo una sosta ristoro per degli squisiti antipasti di pesce al sempre buono LA CASTAGNARA di MIRA (VE) e poi via di nuovo verso casa.
Lungo il tragitto, via radio, discorriamo un po’ di questo bel viaggio che ci ha fatto conoscere posti ad entrambi non noti. A me in particolare che, fino ad ora, non ero mai stato in ITALIA più a SUD di AVELLINO.
Abbiamo imparato ed apprezzato molte cose in questo viaggio e conosciuto l’ospitalità della gente di SICILIA e di quella del SUD in generale, e visto per la prima volta, di persona, gli amici RAFFO ed il padre ANTONIO che ci hanno lasciato un ricordo indelebile.
Penso che il TOTO TUFFO si sia risolto con un sostanziale pareggio, dopo il mio incastro a MATERA, ma JIMMI mi fa giustamente notare che il suo tamponamento iniziale ha segnato inesorabilmente la classifica a suo favore.
E’ lui il vincitore di questa edizione del TRINAKRIA RAID 2010.
Vediamo la scritta UDINE SUD, poi UDINE NORD: usciamo.
Accompagno JIMMI a casa, poi ancora verso NORD, lungo la strada di casa che in breve mi porta al CASTELLO di Monte Albano e quindi a PALLINA: casa mia.
EVA CHIARA e PATRIZIA mi accolgono festose.
Apriamo subito i regalini ed i ricordini del viaggio e la piccola EVA è tutta eccitata per le novità.
Passerò tutto il pomeriggio a smontar borse, bagagli, tecnologia ed a lavare tutto l’abbigliamento tecnico da ENDURO con la vecchia lavatrice ad esso dedicata.
La nostra avventura è finita.
Ora ci sono quasi un centinaio di Gb di dati audio – video da sistemare…
Grazie a Voi tutti per averci seguito, supportato e sopportato…
TONYRIGO & BRIGITTE
JIMMI & la BEATA MARIA WERGINE
P.S.
JEANETTE è li che scodinzola, felice di rivedermi.
Bisogna che la porti a fare un bagnetto, perchè è davvero troppo sporca dopo 10 giorni di stazionamento ...
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Gran bel giro e gran bel racconto.
Grande!!
Chissà come sarà il discorsetto che farai al meccanico.:D
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100Gb di dati audio e video ........ piu un libro gia scritto qui !!!
:D:D:D
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Leggo solo ora![:I] BRAVISSIMO!;) Mi è quasi sembrato di essere sulla sella della tua moto, bravo davvero! ....e come dite voi "Mandi"
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Ben tornato Tony.
Mi è dispiaciuto non essere sulla tangenziale di Mestre per immortalare il vostro passaggio/rientro.
La fine di un viaggio di questa portata apre sicuramente a delle nuove prospettive. Vediamo se mai riuscirò ad essere dei vostri in un prossimo futuro.
Per quanto riguarda best-lap il prossimo appuntamento è per domenica 23 maggio, speriamo di esserci, visto che domenica scorsa per avverse condizioni meteo non si è andati.
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Complimenti Tony, racconto molto coinvolgente ed interessante!;)
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Complimenti anche da parte mia, per il racconto che ci hai donato...coinvolgent e!
Manca la parte finale...il "cazziatone" al meccanico:D
SPIDER
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no no , non manca ........ deve ancora andare a "cazziarlo mortalmente" ........ poi ci racconta e ci fa vedere le foto ........ solo quelle del meccanico !!!
:D[}:)]:D
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Grazie ragazzi!
Per i montaggi audio-video ci vorrà parecchio tempo.
Per le foto meno, ma prima devo fare una cernita, visto che sono circa 1.500.
Mi farebbe estremo piacere se ai SENTIERI LUMINOSI aderisse anche qualche CORVETTISTA !!!
Chissà che per il girone primaverile in moto del prossimo anno non vi possa essere presente anche qualcuno che ama i V8 americani.
SAREBBE BELLO!
Peccato non averTi visto ROMANO, ma noi abbiamo comunque occasione di vederci spesso.
Vediamo se riesco a venire a fine maggio a ADRIA, ma appena tornato in studio sono stato assediato dagli impegni.
Non so, vediamo in seguito.
Quanto al meccanico, in settimana passerò a fargli un discorsetto.
Sono tutti vecchi amici, però consentitemi di manifestare un certo disappunto ...
:D:D:D;););):D:D:D
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ti consentiamo ...... [8D][}:)][8D]