Ma c'è persino la 156 jtd....:stupito:
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Aooo... ForceV8 respect per la mia alfona 156jtd :divertito: :divertito: :divertito: ...peccato che è troppo recente e non ci entro nella lista...
anche nelle marche siamo beli che fottutti
http://lamanovelladelfermano.it/legg...tabilita-2015/
Per chi non se lo ricordasse, ecco il perché compare nella lista chiusa anche la 156 jtd prima serie:
In campo automobilistico, il Common Rail (ovvero, condotto comune o collettore comune) è un sistema di alimentazione montato su motori diesel, ideato e sviluppato e pre-industrializzato dal Gruppo Fiat (Magneti Marelli, CRF ed Elasis), e successivamente industrializzato da Bosch, il cui lancio mondiale per le vetture di serie avvenne nel 1997con la prima applicazione su Alfa Romeo 156 1.9 e 2.4 JTD. Si tratta di un sistema rivoluzionario nel campo automobilistico, che ha portato i motori diesel ad essere quelli che conosciamo oggi. Per circa due anni è stato un’esclusiva di Fiat, Alfa Romeo e Lancia, di seguito è stato montato sulla totalità dei maggiori gruppi automobilistici.[1]
tramite fb si sta pensando di fare una classaction se vi può interessare
Io sto pensando a come potranno risentirne le quotazioni delle varie annate...al di la del calo delle ventennali...le auto dai 15 ai 20 subiranno una svalutazione anche loro?
Le 30ennali probabilmente aumenteranno di valore, su quelle dai 10 ai 20 anni non sono sicuro...
Force, a questo non so risponderti, ma di sicuro la novità introdotta dalla Fiat in quegli anni ha rivoluzionato il mondo dei motori diesel, quindi credo sia giusto preservare i primi esemplari, sempre che ce ne siano...
Mia mamma ha una twingo del 1996, auto che secondo me ha rivoluzionato il concetto di utilitaria come praticità, distribuzione degli spazi e volumi ed altre piccole cose, ma mi pare un po' eccessivo considerarla un modello di interesse storico riconoscendo a tutti gli eventuali possessori delle agevolazioni fiscali. Limiterei la cosa ad auto "eccezionali" in cui vengono profusi sforzi economici ed ingegneristici di enorme portata al fine di produrre auto che siano di riferimento del settore e nuovo traguardo tecnologico a cui tutti si dovrebbero ispirare.
Mi rendo conto della difficoltà di includere o meno modelli che per taluni possano essere interessanti ed altri no, ma non sono io il preposto a farlo, ma ci sarà pure un ente o organizzazione in grado di valutare se un auto possa essere di interesse storico dopo i 20 anni o anche meno in quanto in possesso di requisiti unici che ne debbano assolutamente evitare la rottamazione per colpa di un valore di tassazione che supera quello di mercato.
Certo...gli enti preposti sono:
RIAR registro italiano Alfa Romeo ( registro riconosciuto a livello internazionale)
Registro Italiano Fiat
Registro Italiano Lancia
Se dai un'occhiata alla lista chiusa Alfa, puoi vedere che, al di là della 156jtd e a quelle con più di 20 anni, sono tutte auto di grossa cilindrata, ma non sono state inserite solo per quello, ma perché montano lo storico v6 progettato dall ingegner Busso e costruito interamente per decenni in Alfa Romeo.
Se guardi bene, ad esempio, le Alfa Brera o Spider, anche se costruite in piccole unità con il 3.2 jts non compaiono nella lista perché il motore e di derivazione Fiat/Gm.
Quindi, si cerca di preservare quello che è stato prodotto all'interno della vecchia Alfa Romeo, ad esclusione dei modelli già citati jtd.
Assolutamente falso...166 e Gt montano il Busso...
Solo Brera monta il Jts
Ultime novità, anche l'Emilia Romagna esenta le ventenni purchè iscritte ASI, meno male
Si, effettivamente siamo un po' OT!!!!
Esatto, il 3.2 v6 montato su 166, Gt, 147/156 Gta è un evoluzione del 3.0 sempre effettuata da Busso, esisteva anche il 2500 v6, sempre Busso sulle 156.
Non a caso l ultimo motore (come dice la biografia) è stato prodotto nel 2005, anno in cui viene cessata anche la produzione delle Gta....è così ebbe inizio il declino totale dell'area di Arese...anche il centro stile Alfa viene smantellato è spostato a Torino...
Dai, siamo OT ma è un po' di storia automobilistica del nostro paese...
Hai ragione Force...siamo appassionati di America e qui, dietro l'angolo abbiamo(io credo) la più grande storia automobilistica del mondo....purtroppo distrutta dal dio denaro
cosa succederà con quasta disparità di trattamento fra regioni che esentano e regioni che appllicano il bollo alle vetture di interesse storico ultraventennali ? ci sono discussioni parlamentari o proposte ?
Beh, di disparità fra regioni ce ne sono una valanga, altro che questa. In base ai propri bilanci ognuna fa come crede, sulla casa come sullo sporco, sul bollo auto come sul riscaldamento e 3000 altre voci. E speriamo continuino cosi', sempre di piu'. Bisogna responsabilizzare le regioni piu' sprecone, quelle i cui bilanci vengono ripianati da tutti noi attraverso lo stato. Possibile che una caxxo di siringa costi ad una ASL 3 euro in Sicilia e 1 euro in Lombardia? Tanto per fare uno fra i 100.000 esempi possibili. E non scendo in particolari, che questo non è un forum politico. Ma ho reso l'idea del perchè alcuni di noi pagheranno il bollo ed altri no!
Ciao a tutti
proprio nel primo pomeriggio mi ha telefonato un responsabile del CAMER di Reggio Emilia che con la scusa del rinnovo tessera ecc...ecc... mi ha detto che anche la regione Emilia Romagna mantiene tutto invariato come la Lombardia ed altre che mi ha citato aggiungendo che alla fine di tutta la confusione creata inizialmente tutto rimarrà invariato come prima !!!!
mah aspettiamo un po' e vediamo..........CIA O
Temo comunque che, se le regioni, non si uniformeranno nell'eventuale normativa si creerà una inutile ed ingiustificata disuguaglianza sociale. Cosa comunque molto rappresentativa della realtà italiana. Spero non finiremo così, anche perchè a quel punto una eventuale lotta contro una legge ingiusta diventerebbe materia per pochi interessati. Boh, staremo a vedere. Perchè il paese dei cachi è il paese dei cachi.:compiaciuto:
La disuguaglianza fra le tasse regionali c'è già! Non sono forse diverse le aliquote fiscali su casa e altre 100 cose? Anche la tassa di possesso non è uniforme già da tempo nelle varie regioni. Si va verso una federazione fiscale, dove ognuno impone in base al proprio bilancio. Servirebbe soprattutto ad evitare che, mediamente, ( cito un esempio a caso)un cittadino di una certa regione trasferisca allo stato 7.000 euro/anno di imposte, mentre altrove lo stesso cittadino ne porti a casa 3.000!!!
diversità fiscale già c'è ok, ma questa sarebbe discriminazione perchè oltre l'importo, 30€ contro 1000€, cambia la tassa da circolazione a possesso
Ci sono già, come dicevo, esempi a bizzeffe di quello che sta diventando "federalismo fiscale", dove ogni regione è abilitata a imporre le tasse che crede, entro un determinato "range". D'altronde il trasferimento di risorse dallo stato alle regioni si farà sempre piu' esiguo : da qui la necessità, per le regioni, di imporre tasse "motu proprio". E, se ci ragioniamo un attimo, non è un'idea sbagliata, ma utile a responsabilizzare le regioni più sprecone ( o più tangentate, o piu' mafiose, che è lo stesso) : è ora di finirla, una volta per tutte, che ogni anno ci sia il piagnisteo dei soliti governatori delle solite regioni, con annesso pellegrinaggio a Roma a chieder soldi( palate di miliardi, mica bruscolini) per ripianare buchi mostruosi, guardando dentro i quali mi scatta vomito e ribrezzo per come sono stati creati! E a pagare siamo tutti, virtuosi e non.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015...ign=obinsource Qualcuno nelle regioni comincia a ragionare, comunque si sapra qualcosa di più domani quando si riunirà l'anci associazione delle regioni italiane.
La Lombardia è stata la prima a dichiarare che non avrebbe applicato la nuova normativa, quindi di articoli così se ne può fare volentieri a meno...
Z
Ho controllato sul sito AdE ed ho scoperto che hanno aggiornato con il bollo pieno.:triste:
Ma della riunione del 14 1 15 ieri si sà niente?
Io adesso prendo una Fiat Brava del 95 ci attacco l'adesivo ASI e mi presento ad un raduno di auto d'epoca......... voglio vedere!!!!!
Ci sarebbe da andare ai raduni con delle macchine di merda....... con L'Arna, con la Duna con la Palio....... no la Palio è nata nel 96 dobbiamo aspettare l'anno prossimo prima che diventi di INTERESSE STORICO!!! ci sarebbe da mandare a cagare l'ASI e tutti i clubs federati che stanno facendo cassa.......... VERGOGNA!!!!
non mi toccate l'alfa con motore nissan , era la mamma della gtr !
O.K. tutto è rimasto com'era !!! Nulla è cambiato !!! riguardo i bolli s'intende
In Emilia è successo il miracolo, grazie anche alla pressione dei club federati , ma altre regioni sono irriducibili (Lazio, Marche, Umbria ) e non è giusto, a questo punto perchè non hanno fatto una riduzione del 60% sull'importo del bollo e pagare tutti uguale, 1000 contro 30 sono troppi
Ieri sono passato per l'ACI dove solitamente pago il bollo non fidandomi più dei tabacchini per esperienze negative passate...la signora dello sportello neanche era a conoscenza che sono le regioni a decidere chi paga o meno per le 20nnali...dicendo:TU TTA L'ITALIA LO PAGA...tanto per confermare che chi ci lavora con ste cose ne sa meno di noi!
Che paese di mmm...neanche il Nord Africa ci meritiamo altro che Europa!
chi risiede nelle regioni che esentano ha un bel vantaggio nel comprare
Infatti, si potrebbe comprare bene andando nelle regioni che devono pagare il bollo pieno...è un'ingiustizia però (Calimero dixit).
Per quanto riguarda l'IPT del passaggio invece credo sia tornata piena dappertutto.
Le esenzioni delle varie assicurazioni sono rimaste pressochè le stesse, o sbaglio?
Riguardo l'Emilia Romagna, giusto per dare una parvenza di ufficializzazione, inserisco quanto emanato dal Club Veicoli Storici Piacenza al quale sono iscritto:
Comunicato stampa del 10 gennaio 2015.
Auto storiche e Regione Emilia Romagna.
Come tutti sappiamo, la Legge di Stabilità approvata dal parlamento il 29 dicembre scorso ha previsto che i mezzi si possano considerare storici al compimento
del trentesimo anno dalla data di produzione/immatricolazione.
Fino alla fine dello scorso anno venivano considerati di particolare interesse storico e collezionistico anche i mezzi che avevano compiuto vent’anni di “vita”.
I possessori quindi di veicoli tra i venti ed i ventinove anni si trovano ora a non aver riconosciuto storico il proprio mezzo anche possedendo regolare documentazione
rilasciata dai registri storici.
La norma pregressa ed abrogata sono i commi 2 e 3 l’articolo 63 della Legge 342 del 2000 (c.d. Codice della Strada), che prevedevano:
1. L’esenzione del pagamento della Tassa Automobilistica per i veicoli da vent’anni d’età (comma 2);
2. L’individuazione da parte dei registri storici ASI ed FMI (per i soli motoveicoli), dei veicoli di particolare interesse storico e collezionistico anche ventennali.
Quindi con la Legge di Stabilità, di fatto, avendo prima tolto importanti conferimenti di denaro dallo Stato alle Regioni, il legislatore ha pensato di far fare
loro cassa concedendo una piccola ma significativa modifica al codice della strada.
Il Parlamento della Repubblica Italiana, aveva altresì tempo addietro, trasferito competenze legislative alle regioni circa le modalità di esenzione e riscossione
del pagamento della tassa automobilistica ma non la determinazione dell’importo da versare per cui vale la Legge nazionale.
La Regione Emilia Romagna nella Legge Regionale 15 del 2012, era già intervenuta; infatti nel 2012 aveva diramato dubbi interpretativi sulla liceità o meno
nella considerazione di un mezzo storico ed aveva indicato quale documento attestante il particolare interesse storico e collezionistico il CRS
(Certificato di Rilevanza Storica) istituito per Decreto Ministeriale, il 17 dicembre 2009.
Tornando alla Legge di Stabilità, la stessa non ha abrogato, di fatto, nessuna Legge Regionale e, quindi, attualmente tutti i possessori di veicoli per cui è stato
emesso il Certificato di Rilevanza Storica, si possono naturalmente considerare esenti dal versamento della Tassa di Proprietà e continuare a pagare
forfettariamente 25,82 euro per gli autoveicoli e 10,33 euro per i motoveicoli, solo se utilizzati nell’anno.
Ma nell’articolo 7 della Legge Regionale 15 del 2012, al comma 2, la Regione Emilia Romagna prevede che l’esenzione ovvero il pagamento forfettario
della tassa di circolazione è dovuto a tutti i mezzi che producono, alla stessa, la certificazione d’iscrizione ad un registro storico che attesti la data di
costruzione nonché le caratteristiche tecniche dei veicoli da proporre per l’esonero della tassa.
E qual è questo documento richiesto? Il Certificato di Rilevanza Storica (CRS).
Con la circolare 11 del 2014 prodotta dall’ASI e scaricabile dal proprio sito www.asifed.it, ponendo l’attenzione sulle vicende che ci riguardano quali
possessori di veicoli storici toccati dalla Legge di Stabilità, dichiara altresì che per i mezzi tra i venti e ventinove anni rilascerà esclusivamente:
1. C.R.S.: Certificato di rilevanza storica ai sensi del decreto 17 dicembre 2009;
2. C.I. ASI: carta d’identità ASI (la cosiddetta Targa Oro);
3. C.I. FIVA: carta d’identità FIVA.
Ancora una volta: qual è il documento che richiede la Regione Emilia Romagna per l’esenzione dalla Tassa di Proprietà dei veicoli “anche” ventennali?
Il CRS rilasciato dall’ASI.
Per concludere: leggendo con attenzione tutte le norme, lette le conferme della Regione Emilia Romagna a non voler aumentare le tasse in capo alla
popolazione regionale, per gli appassionati di motorismo storico e residenti in questa regione, regione che ha dato molto al motorismo mondiale,
nulla è cambiato (e per fortuna, una volta tanto!).