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COMMENTO
RAGAZZI,
SONO TORNATO A LEGGERE IL FORUM ,DOPO UN PERIODO VERAMENTE MOLTO INTENSO DI LAVORO, E DEVO DIRVI CHE A PARTE IL FATTO CHE NON CI HO CAPITO UN HACCA(PER NON DIRE ALTRO!!) SONO RIMASTO MOLTO SORPRESO E DELUSO DI QUESTE PUERILI E STERILI DIATRIBE.
SONO CERTO CHE MOLTO PROBABILMENTE A MOLTI IL MIO COMMENTO NON INTERESSERA' PERO' CREDO CHE PER QUESTA STRADA MOLTO LONTANO NON SI VADA...SALUTI A TUTTI GLI AMICI, CHE SPERO DI INCONTRARE PRESTO, A QUELLI A CUI OGNI TANTO ROMPO I MARRONI (TIPO STROKER!!), E A QUELLI CON CUI E' SEMPRE UN PIACERE DIVIDERE UN PO' DI PASSIONE COMUNE.
ps:FATEMI SAPERE SE DOBBIAMO PENSARE DI CREARE UN NUOVO CLUB
RISERVATO ALLE SOLE C5(L'IDEA DELL'AVVOCATO, VERO STEFANO?),O MAGARI SOLO ALLE C5 ROSSE..GIALLE...GRIG E!!!!
SALUTI
CHEVYC5
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PAOLO TRANQUILLO E' VERO CHE ABBIAMO FATTO UN PO DI CASINO....MA QUESTA VOLTA FORSE.....RIDICO FORSE.......A FIN DI BENE........TRANQUIL LO IL CLUB DELL'AVVOCATO SPERO SIA SEPOLTO PER SEMPRE....IO E TE ABBIAMO GIA' DATO....L'IDEA DI NON INSERIRE LE MACCHINE POST 96 SPERO SIA GIA' DEFINITIVAMENTE DEFUNTA......PURTROP PO IO E CHEVY C5 QUESTE COSE LE AVEVAMO GIA' DOVUTO AFFRONTARE.........O RA SPERO CHE LE COSE,COME DICE ALAIN IN UN ALTRA DISCUSSIONE,DOVREBBE RO ESSERE RISOLTE.
CI VEDIAMO IL 1 AGOSTO IN TERRA EMILIANA
STEFANO
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PAOLO TRANQUILLO E' VERO CHE ABBIAMO FATTO UN PO DI CASINO....MA QUESTA VOLTA FORSE.....RIDICO FORSE.......A FIN DI BENE........TRANQUIL LO IL CLUB DELL'AVVOCATO SPERO SIA SEPOLTO PER SEMPRE....IO E TE ABBIAMO GIA' DATO....L'IDEA DI NON INSERIRE LE MACCHINE POST 96 SPERO SIA GIA' DEFINITIVAMENTE DEFUNTA......PURTROP PO IO E CHEVY C5 QUESTE COSE LE AVEVAMO GIA' DOVUTO AFFRONTARE.........O RA SPERO CHE LE COSE,COME DICE ALAIN IN UN ALTRA DISCUSSIONE,DOVREBBE RO ESSERE RISOLTE.
CI VEDIAMO IL 1 AGOSTO IN TERRA EMILIANA
STEFANO
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Bhe'...Paolo...il tuo malumore e la dissaprovazione per tutto quello che ci siamo scritti....e' anche giustificata...pero' ...lo sai adesso come ci vedo !?!?
Sicuramente quando eri piccolo ti sara' capitato di litigare con qualche bimbo.....tutti ad azzuffarvi, botte di qua, botta di la', tutti per terra,con la rabbia e l'ira....poi....
.................... .................... ...c'e' la pace !
Ecco...adesso c'e' silenzio, c'e' tranquillita'....ci immagino come due ragazzini tutti sporchi di terra, tutti spettinati e graffiati, ma che ridono e scherzano insieme :)
P.S.
Stefano...so' pure io poetica oggi [:I]
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Bhe'...Paolo...il tuo malumore e la dissaprovazione per tutto quello che ci siamo scritti....e' anche giustificata...pero' ...lo sai adesso come ci vedo !?!?
Sicuramente quando eri piccolo ti sara' capitato di litigare con qualche bimbo.....tutti ad azzuffarvi, botte di qua, botta di la', tutti per terra,con la rabbia e l'ira....poi....
.................... .................... ...c'e' la pace !
Ecco...adesso c'e' silenzio, c'e' tranquillita'....ci immagino come due ragazzini tutti sporchi di terra, tutti spettinati e graffiati, ma che ridono e scherzano insieme :)
P.S.
Stefano...so' pure io poetica oggi [:I]
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NELL'ARIA STASERA SI RESPIRA PIU'AMOREEEEEE...... ........MAMMA MIA CHE POETA.............
STEFANO
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NELL'ARIA STASERA SI RESPIRA PIU'AMOREEEEEE...... ........MAMMA MIA CHE POETA.............
STEFANO
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Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Che rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L’ artigiano a mirar l’ umido cielo,
Con l’ opra in man, cantando,
Fassi in su l’uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell’ acqua
Della novella piova;
E l’ erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apri terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’ è, com’ or,la vita?
Quando con tanto amore
L’ uomo a’ suoi studi intende?
O torna all’opre? o cosa nova imprende?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’ affanno;
Gioia vana, ch’è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d’ affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D’ alcun dolor: beata
Se te d’ogni dolor morte risana.
E NON SO SE MI SPIEGO [8D]
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Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Che rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L’ artigiano a mirar l’ umido cielo,
Con l’ opra in man, cantando,
Fassi in su l’uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell’ acqua
Della novella piova;
E l’ erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apri terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’ è, com’ or,la vita?
Quando con tanto amore
L’ uomo a’ suoi studi intende?
O torna all’opre? o cosa nova imprende?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’ affanno;
Gioia vana, ch’è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d’ affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D’ alcun dolor: beata
Se te d’ogni dolor morte risana.
E NON SO SE MI SPIEGO [8D]
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MI RITIRO......NON C'E' STORIA......SEI PIU' BRAVA DI ME......FORSE PERCHE' SEI MOLTO MA MOLTO MA MOLTO PIU' GIOVANE DI ME....E AVENDO APPENA FINITO LA SCUOLA TE LE RICORDI ANCORA....LE POESIE
STEFANO